GigioDonnarumma domina tra i pali: il PSG deve dire grazie a lui per l’impensabile finale di Champions! #calcio #PSG #ChampionsLeague
Se c’è un nome che spicca nelle notti magiche della Champions League, quel nome è senza dubbio quello di Gianluigi Donnarumma. L’ex portiere della Nazionale italiana non solo si sta confermando una vera e propria muraglia tra i pali, ma ha anche guadagnato l’adorazione di vecchie glorie del calcio, che non esitano a definirlo "di gran lunga il miglior portiere del mondo".
La strada del Paris Saint-Germain verso la finale è stata irta di ostacoli, ma una cosa è chiara: "se il PSG è arrivato in finale, gran parte del merito va a lui". Questa affermazione, arrivata direttamente da un ex numero uno dell’Italia, non è un complimento qualsiasi, ma la certificazione di un impatto decisivo. Difficile non notare come Donnarumma abbia trasformato ogni parata in una dichiarazione d’intenti, facendo stropicciare gli occhi agli avversari e regalando ai tifosi parigini un sogno che ancora sembrava impossibile.
Tra le critiche e i dubbi che spesso attanagliano i portieri, Gigio risponde sul campo con prestazioni da manuale. Il pacchetto difensivo del PSG si poggia spesso sulle sue spalle, un’enorme responsabilità che lui gestisce con apparente disinvoltura. Non è un caso che il suo valore venga sottolineato dai più esperti, quelli che davvero sanno riconoscere un campione quando stanno assistendo a una prova titanica.
I riflettori sono puntati su di lui e il ragazzo non si nasconde: in Champions, il ruolo del portiere può pesare come un macigno, ma Donnarumma ha dimostrato di saper reggere la pressione e persino di rilanciare la propria squadra con parate che valgono punti e prestigio. In un calcio spesso dominato da gol e fuoriclasse offensivi, il valore di un gigante tra i pali è tornato protagonista.
Ora non resta che vedere se questa stagione potrà consacrarlo definitivamente come il "numero uno" non solo del PSG, ma del calcio mondiale. Di certo, la finale di Champions non è un traguardo da poco, e se si arriva lì, un po’ di merito va sempre riconosciuto a chi ha saputo tenere la porta inviolata nei momenti più caldi.