lunedì, Aprile 14, 2025

Buscaglia su DAZN: “Il Napoli non è più quello di Spalletti, uno Scudetto vincerebbe per nervi e non per qualità”

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Ehi partenopei, preparatevi: Ricky Buscaglia di Dazn ha sparato a zero sul Napoli di Conte rispetto a quello di Spalletti nel podcast ‘Tutti in the box’. Dichiara che se vinciamo lo scudetto, sarà per i nervi, non per la qualità – e ammette che non siamo più i dominatori di un tempo. #ForzaNapoliSempre #ScudettoAzzurro #NapoliSulTetto

Nel podcast ‘Tutti in the box’, il telecronista Dazn Ricky Buscaglia ha analizzato il Napoli di Conte, mettendolo a confronto con la squadra che ha conquistato il terzo scudetto sotto la guida di Spalletti. Parla di una realtà diversa, dove la superiorità non è più così ovvia, e i tifosi del Napoli sanno bene quanto possa bruciare sentire certe verità.

"Se il Napoli vince lo scudetto, lo vince per i nervi non per la qualità. Non è il Napoli di Spalletti, ripeto se sarà scudetto azzurro non sarà minimamente al Napoli di Spalletti in cui c’erano delle volte che andavi al Maradona e dicevi: ‘Vabbè, quanti oggi? A che minuto sbloccano?’. Era talmente evidente che erano più forti…"
Questa dichiarazione di Buscaglia è una pugnalata al cuore per noi azzurri: ammette che il nostro Napoli attuale non brilla per talento puro come ai tempi d’oro, ma dipende dalla grinta e dalla testa. È come se ci stesse dicendo che non siamo più i re indiscussi, e accidenti se non fa incavolare – ma è una sveglia brutale per ricordarci che il calcio è anche sudore, non solo magia.

"Questo no, è un Napoli che rispetta assolutamente la forza superiore dell’Inter, per me oggettiva, e porta a proprio vantaggio quel fastidio di non giocare le coppe. E quindi di avere la settimana a disposizione per provare ad arrivare lì. Arrivati, però, a questo punto del campionato, non è che puoi tanto migliorare. Accetti quel che sei, perché ne mancano 7 di partite. Quindi cerchi di valorizzare le tue qualità e di sopperire come puoi ai limiti. Quindi nel momento in cui il Bologna parte così, ci sta anche che dici: ‘Ragazzi, un punto va bene’. Perché è una maratona".
Qui Buscaglia dipinge un quadro realistico ma un po’ frustrante: il nostro Napoli sfrutta il non giocare in Europa per concentrarsi, ma ammette che contro squadroni come l’Inter non c’è molto da inventare a questo punto della stagione. È una chiamata alle armi per i tifosi – okay, magari un pareggio non è ideale, ma in una corsa lunga come questa, meglio non fare gli eroi e portare a casa il risultato, anche se fa arrabbiare vederci definiti "inferiori". Con sette partite da giocare, è tempo di stringere i denti e spingere fino in fondo.

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