domenica, Gennaio 5, 2025
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Il Napoli travolge la Fiorentina con una prestazione da urlo, portando a casa una vittoria rotonda grazie alle reti di David Neres, Lukaku e McTominay. Il tecnico Conte dà una lezione di tattica a Palladino, con Anguissa e Rrahmani che brillano particolarmente.

Un Franchi alle corde

“Zero all’astio, palpabile, fastidioso da addentare”. La tifoseria fiorentina accoglie l’arrivo dei partenopei con malcelata antipatia, alimentata da episodi spiacevoli fuori dallo stadio. Un atteggiamento che per molti risulta un rigurgito d’odio, tutt’altro che nuovo, e che cela un complesso d’inferiorità. La città del rinascimento potrebbe meritar di meglio. Tuttavia, la saggezza popolare non si fa attendere: “Guagliò, ma che te ne fotte…”.

Prove di gloria per chi di solito resta in ombra

Alla sua prima da titolare come esterno alto, Spinazzola somiglia più a un uomo su cui Conte può contare, perfino con una valigia sempre pronta. Con movimenti rapidi e abilità tecnica ha complicato le uscite di Dodò. Nonostante le voci di trasferimento, c’è ancora spazio per lui nella squadra e la sua perseveranza sarà premiata nella prossima stagione di Champions. “E allora resta, resta cu’ mme”.

Anguissa e Rrahmani sugli scudi

“D’altronde sono proprio le due Anguissate a intercettare il cuore del Conte Pal-ladino”. In una serata in cui brillano, Anguissa e Rrahmani spiccano per la loro atletica furia. Anguissa, restaurato da Conte come la preziosa Fontana di Trevi, torna alla ribalta con prestazioni da incorniciare. Anche Rrahmani, lontano dall’ombra di celebri compagni di reparto, dimostra il suo valore inarrivabile. “Amore senza fine”.

Lukaku, con assist e tiri decisivi, dimostra una resilienza ammirevole nonostante le critiche: “yes i know my way”. Perfetto anche Juan Jesus che si riscopre pilastro difensivo mentre McTominay si distingue come elemento insostituibile, una vera e propria arte in movimento. “Tutta n’ata storia”.

David Neres si consacra con una performance straordinaria, un tormento per gli avversari incapaci di contenerlo: “Dubbi non ho”. Si respira magia sotto i riflettori, la stessa che ci lascia riflettere anche sulla scomparsa di Daniele, ricordato con affetto e amicizia. “Anche se non ti conoscevo, ti abbraccio Daniele”.

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