Quando un ex allenatore smaschera il calcio moderno: "uomo d’oro? Forse, ma con qualche limite", ecco cosa pensa di Inzaghi #CalcioVero #Inzaghi #TalkSportivo
L’ex tecnico del Brescia ha sbottato senza peli sulla lingua, lasciando poco spazio ai convenevoli: "Lui è un uomo d’oro, uno che prende sempre le decisioni giuste e crea una bella struttura di gioco." Parole che suonano come una lode, ma non tutto è rose e fiori nel mondo di Simone Inzaghi.
La critica, sottile ma pungente, arriva quando si scava un po’ più a fondo: "Ma è comprensibile che non sia infallibile, anche se questo spesso si dimentica. Nel calcio, ogni allenatore ha i suoi limiti, e il suo non è da meno." Un messaggio chiaro a chi pretende la perfezione in panchina.
E non è finita qui. L’ex tecnico non si risparmia in un’analisi lucida e diretta sulla sua visione del calcio attuale, sfidando il cinismo diffuso. "In teoria, ogni squadra di vertice dovrebbe avere un’identità forte, ma non sempre succede, e lui comunque ci prova davvero." Una ‘doccia fredda’ per chi si accontenta di risultati senza capire dietro le quinte.
Il richiamo al pragmatismo è evidente: si parla di gioco e di strategia, ma anche di umanità e di scelte. Che siano azzeccate o meno, l’importante è che non si perda di vista il senso più ampio del mestiere di allenatore: costruire, rischiare, e sì, anche sbagliare.
In un calcio dove troppo spesso si predica in modo ipocrita, questa intervista fa il suo dovere facendo emergere una verità nemmeno troppo scomoda. Dopotutto, come ci ricorda l’ex tecnico, "Alla fine, chi allena dà tutto quello che ha, e per giudicare davvero bisogna saper andare oltre il risultato immediato."