Urbano Cairo esalta l’arrivo di Simeone: un colpo per il Torino, ma il Napoli resta padrone del gioco
Urbano Cairo, il presidente del Torino, non nasconde la soddisfazione per aver finalmente strappato Giovanni Simeone al Napoli, come dichiarato ai microfoni di Sportitalia. È curioso come un dirigente rivale ammetta indirettamente la forza del nostro club: “il Napoli i suoi giocatori li tiene, ovviamente, molto stretti”. Questa frase, dritta dal cuore del discorso di Cairo, suona come un complimento mascherato – i partenopei sanno difendere i propri tesori, a differenza di chi blinda poco e promette molto.
Ma veniamo al punto: il Torino ha strappato Simeone dopo anni di corteggiamento, citando accordi passati con la Fiorentina e un “bel rapporto” con noi. Eppure, per i tifosi del Napoli, questa cessione è un misto di sollievo e ironia – un giocatore solido, sì, ma non esattamente Maradona reincarnato. Se il Toro si illude di aver fatto l’affare del secolo, ricordiamo che il nostro club ha venduto per reinvestire, non per disperazione.
Paragonando al passato, pensate a come il Napoli tratteneva Hamsik o Koulibaly contro offerte colossali; oggi, con Simeone, siamo più pragmatici, ma non meno astuti. Il Torino, intanto, si vanta di aver preso anche Ngonge: “E’ un giocatore ancora giovane, è nel pieno con una grande voglia e una motivazione incredibile. Io mi aspettode delle grandi cose da lui, il ragazzo è molto motivato, lasciamolo tranquillo e sicuramente ci darà, spero, soddisfazioni”. Peccato che, per noi, Simeone era più una riserva che un fuoriclasse – buon per loro, ma non piangiamo certo la sua partenza.
Ora, i tifosi veri si chiedono: è un segnale che il Napoli deve accelerare sul mercato? O è solo un arrivederci a un buonista del pallone? Discutiamone: se il Torino pensa di scalare la classifica con motivazione pura, be’, che la Serie A sia spietata. Forza Napoli, sempre un passo avanti.