Il valzer di Cajuste: il Napoli guarda avanti tra partenze e nuove sfide
Il mercato estivo porta sempre sorprese, e per Jens Cajuste, il centrocampista svedese classe ’99, l’addio al Napoli sembra inevitabile. Dopo un prestito all’Ipswich Town che gli ha ridato fiato, il giocatore è ambito da Burnley, che ha già bussato alla porta azzurra, e dal Neom saudita, pronto a sventolare assegni generosi. Ma attenzione, tifosi: se il Napoli si ritrova a svendere talenti in erba, è un segnale che il progetto va rivisto, o magari accelerato con acquisti più incisivi.
Non è la prima volta che vediamo un azzurro partire per l’Inghilterra, ricordando casi come Hysaj o Ounas, e qui l’Ipswich Town emerge come favorito per un ritorno definitivo. Il club britannico apprezza il suo contributo, ma per noi partenopei, è una coltellata: Cajuste era un prestito che non ha convinto del tutto, e se scappa via, almeno liberiamo spazio per un vero mastino a centrocampo, non un giramondo.
“Cajuste – riferisce Sky Sport – sembra orientrato a tornare nel Regno Unito.” Questa notizia, trapelata da fonti attendibili, fa quasi sorridere: il ragazzo preferisce la Premier League al miraggio saudita? Bene, significa che non tutti inseguono petrodollari, ma per il Napoli è l’ennesima conferma che il nostro vivaio di prestiti non sempre frutta. Critichiamo pure la gestione: se De Laurentiis vende a destra e manca, dov’è la linea sul futuro?
Paragonandolo ai tempi di Higuain o Koulibaly, qui è diverso: Cajuste non ha lasciato un’eredità, solo un buco da tappare. Voi tifosi veri lo sapete, non è solo un affare, è un avvertimento – se non lo leghiamo, finiamo con un centrocampo anemico. Ironico, no? Mentre altre big come la Juventus rinforzano, noi ci accontentiamo di scambi e arrivederci.
Insomma, occhi al mercato: se parte, che sia un passo verso rinascite più solide. Forza Napoli, ma stavolta esigiamo mosse da veri leoni, non da osservatori passivi.