Il difensore del Bologna, Davide Calabria, ha rilasciato alcune dichiarazioni significative riguardo agli obiettivi della squadra e alle sue ambizioni personali durante un’intervista con l’edizione bolognese di La Repubblica.
"Vincere la Coppa Italia e andare in Champions. È un miracolo possibile. Oltre qualsiasi aspettativa eppure fattibile. Abbiamo 180 minuti di semifinale e 8 partite di campionato durissime, ma anche per gli altri: nessuno oggi è più contento di affrontare il Bologna."
Calabria esprime una grande fiducia nelle capacità della squadra di raggiungere traguardi ambiziosi. Sottolinea la difficoltà del percorso, ma allo stesso tempo l’entusiasmo e la determinazione dell’intero team.
Alla domanda sul significato di vincere un trofeo al Bologna rispetto allo scudetto vinto al Milan, Calabria ha riflettuto sui momenti passati e presenti. "Nell’anno di Pioli lo scudetto arrivò inatteso dopo tanto tempo e c’era un’atmosfera simile a quella che respiro qui, dal campo di allenamento allo stadio lo stesso entusiasmo, la stessa alchimia e le stesse vibrazioni. Speriamo di fare il confronto, e poi le dirò."
Il difensore sottolinea come l’entusiasmo e l’alchimia del Bologna siano comparabili a quelli vissuti al Milan durante la vittoria del campionato sotto la guida di Pioli. Il parallelismo è un elogio alle attuali sensazioni positive nel club emiliano.
In vista della prossima partita contro l’Empoli, Calabria ha un messaggio chiaro per i suoi compagni. "Cosa posso dire ai compagni? Di godersela, cosa che qualcuno magari a volte dimentica. Sono partite che restano nella propria storia."
Egli consiglia ai giocatori di godere pienamente ogni momento di queste sfide, considerandole come momenti importanti nella carriera di un calciatore.
Infine, una riflessione sulla sua esperienza con la Nazionale italiana. "Non penso di aver avuto quel che meritavo in Nazionale, tra infortuni e scelte tecniche. Avrei potuto fare di più, ma non l’ho mai vissuta come un’ossessione. E poi non è finita, a 28 anni sono ancora giovane anche se molti mi pensano più vecchio perché ho iniziato presto. Quello dell’Italia non è un capitolo chiuso, poi quel sarà andrà bene."
Calabria ammette una certa delusione per le opportunità mancate in azzurro, ma rimane fiducioso e aperto alle possibilità future, rifiutando di considerare la sua avventura in Nazionale come terminata.
Per approfondire l’argomento sulla fonte originale