Nel suo editoriale per Campania Sport, Umberto Chiariello ha affrontato il tema delle scommesse nel calcio. Secondo il giornalista, è necessario un cambio di approccio nella gestione delle procuratori sportivi, concentrandosi sull’atleta anziché sui contratti. Chiariello sostiene che i giocatori che scommettono sulla Serie A o sul calcio in generale devono essere condannati senza sconti, ma prima di giudicare è importante cercare le risposte e individuare i responsabili.
Chiariello solleva anche una serie di questioni riguardanti la situazione finanziaria dei calciatori. Ad esempio, sottolinea che il 60% dei giocatori diventa indigente una volta terminata la carriera, mentre solo il 26,2% ha un diploma e il 4,8% una laurea. Secondo Chiariello, ci sono numerosi fattori che contribuiscono a questo fenomeno, tra cui investimenti sbagliati e mancanza di preparazione finanziaria adeguata.
Il giornalista sottolinea inoltre che esiste un giro di scommesse illegali gestito da associazioni mafiose, con un volume di scommesse di 25 milioni di euro. Afferma che le tentazioni sono forti per i giocatori a quel livello e che molti di loro non sono adeguatamente supportati. Chiariello cita un esempio a Napoli, dove c’è chi si fa passare per l’amico ufficiale di Osimhen. Chiede se qualcuno si preoccupa davvero di questi giovani ragazzi o se sono solo sfruttati.
Per Chiariello, il calcio non è solo ciò che si vede in TV, ma riguarda anche la frequentazione dei campi. Sottolinea che ci sono migliaia di giovani che sognano di diventare calciatori professionisti, ma solo pochi riescono a realizzare questo obiettivo a causa della loro mentalità. Chiariello sottolinea che coloro che arrivano a livelli così elevati non sono sciocchi, ma persone con qualcosa in più. Pertanto, prima di condannarli, è importante approfondire e comprendere le cause profonde che portano a comportamenti scorretti.
Infine, Chiariello cita un’interessante riflessione di Gene Gnocchi sulla Gazzetta. Secondo Gnocchi, un tempo il calcio scommetteva sui giovani, ma ora sono i giovani a scommettere sul calcio. Questo pensiero suscita una serie di interrogativi sulla situazione attuale.