Antonio Caliendo Critica il Manager di Victor Osimhen, Roberto Calenda
Antonio Caliendo, un procuratore sportivo di lunga data, ha recentemente mosso critiche nei confronti di Roberto Calenda, manager di Victor Osimhen, durante un’intervista al Corriere dello Sport. Caliendo ha espresso le sue opinioni senza mezze parole, evidenziando cambiamenti significativi nel mondo del calcio e nel rapporto tra procuratore e assistito.
Cambiamenti nel Ruolo degli Intermediari
Caliendo ha sottolineato come, secondo lui, ci sia stata una trasformazione nel ruolo degli intermediari nel calcio. Ha affermato che adesso esistono intermediari che collaborano strettamente con i presidenti e grandi gruppi americani e inglesi. Inoltre, ha osservato che i professionisti più giovani, quelli tra i 40 e 50 anni, tendono a unirsi piuttosto che competere fra loro, preferendo dividere i guadagni. Questa nuova dinamica, secondo Caliendo, ha modificato il rapporto tra procuratore e giocatore, portando l’intermediario a focalizzarsi più sull’affare che sul benessere a lungo termine del calciatore.
Visione a Lungo Termine
Nell’intervista, Caliendo ha anche enfatizzato la differenza tra la sua visione del mestiere e quella degli intermediari contemporanei. Per Caliendo, un contratto rappresenta un investimento a lungo termine. La sua preoccupazione principale è che molti intermediari moderni vivano ‘alla giornata’, pensando più ai benefici immediati piuttosto che alla crescita e allo sviluppo del loro assistito nel lungo periodo.
Le parole di Antonio Caliendo offrono uno spunto di riflessione significativo su come il mondo del calcio e del management sportivo stiano evolvendo, sollevando questioni importanti relative alla tutela e allo sviluppo professionale degli atleti.
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