Canovi non le manda a dire sul calciomercato estivo: Roma finalmente utile, Milan furbo e altre sparate #calciomercato #serieA #opinionisportive
L’operatore di mercato Dario Canovi ha condiviso le sue opinioni dirette sul movimentato calciomercato, senza tanti giri di parole. “Il mercato della Roma? Mi piace. Per la prima volta dopo anni sta prendendo calciatori utili”. Canovi taglia corto, ammettendo che non tutte le squadre si comportano da geni, ma almeno i giallorossi stanno finalmente azzeccando le mosse.
Parlando di chi sta muovendo i fili nel mercato, Canovi non risparmia elogi aciduli. “Il Milan si sta muovendo con intelligenza. Tare è uno dei migliori direttori sportivi in generale. Sta comprando calciatori, non nomi”. Insomma, mentre alcuni si illudono con i nomi altisonanti, qui si preferisce chi sa fare il lavoro sporco sul campo.
Sul fronte di Jashari, le cose sembrano destinate a chiudersi senza troppi drammi. “Alla fine si chiuderà. La volontà c’è”. Canovi lo dice come se fosse una formalità, senza troppi complimenti per chi magari si sta impuntando inutilmente.
L’attenzione si sposta sull’Inter, che punta forte su Lookman. “L’Inter vuole chiudere per Lookman. Se riesce a chiuderlo è un grande colpo. Sono certo che l’Atalanta abbia voglia di venderlo. Se il giocatore ha un’offerta da una squadra come l’Inter non se la farà scappare”. Canovi sottolinea che, in un mondo dove tutti fingono lealtà, qualcuno alla fine cede al richiamo del grosso.
Quando si tratta di decretare il migliore, Canovi non ha dubbi su chi merita l’oscar del mercato. “Il Napoli ha fatto una campagna acquisti sontuosa. Ha rafforzato tutti i ruoli. Milinkovic è un grande secondo”. Un riconoscimento secco, che fa capire quanto il Napoli abbia giocato d’anticipo, senza troppi fronzoli.
Infine, per la Juve, Canovi è chiaro e spietato: “Quanto fatto non basta a fare della Juve una candidata alla lotta Scudetto”. In un mercato dove tutti cercano di brillare, lui non esita a dire che talvolta i tentativi cadono piatti, senza lasciare il segno.