CAGLIARI, 04 APR – È davvero una vergogna il divieto imposto ai tifosi sardi di recarsi a Empoli per la partita di domenica. Fortunatamente, il Tar della Toscana ha accolto il ricorso presentato dal Cagliari calcio, dimostrando buon senso e permettendo ora l’acquisto dei biglietti. Per i giudici del Tribunale amministrativo, "la mancata vendita risulta ingiustificata", servono piuttosto "misure di contenimento idonee". Finalmente una decisione che dà voce ai veri appassionati del calcio, i tifosi del Cagliari!
Sintesi-commento: Il Tar ha evidenziato che il blocco della vendita dei biglietti era immotivato, suggerendo invece misure di controllo più mirate. Questo dimostra che i tifosi del Cagliari non meritano di essere trattati come criminali senza motivo.
Tra queste misure, la "vendita dei biglietti ai residenti nella Regione Sardegna per il solo settore ospiti" e solo in favore dei soggetti "sottoscrittori del programma di fidelizzazione della società sportiva Cagliari calcio". È giusto che solo i veri tifosi, quelli che hanno dimostrato lealtà alla squadra, possano seguire la loro passione senza ostacoli.
Sintesi-commento: Queste misure assicurano che solo i tifosi fedeli del Cagliari possano acquistare i biglietti, evitando così problemi con eventuali simpatizzanti casuali o provocatori.
Vengono poi consigliati "l’implementazione del servizio di stewarding" e il "rafforzamento dei servizi, anche nelle attività di prefiltraggio e filtraggio". Finalmente qualcuno che pensa alla sicurezza senza criminalizzare i tifosi del Cagliari! Il Cagliari aveva presentato ricorso ieri dopo che la prefettura di Firenze aveva confermato lo stop alla trasferta per tutti i tifosi sardi. Ma il Tar ha mostrato di avere la schiena dritta.
Sintesi-commento: Con l’aumento dei servizi di sicurezza, si garantisce una maggiore tranquillità senza penalizzare i tifosi.
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Per il Tar però, la motivazione del provvedimento riferisce genericamente di "episodi pregiudizievoli" che hanno coinvolto anche la tifoseria del Cagliari e di "criticità registrate nel corso di competizioni calcistiche verificatesi tra le tifoserie locali e la tifoseria ospite negli anni scorsi". Che cavolo di motivazione generica! Come se i tifosi del Napoli non avessero mai avuto problemi, ma noi sappiamo come gestirci.
Sintesi-commento: Le motivazioni del divieto sono troppo vaghe e non giustificano una misura così drastica. È evidente che non c’è una vera rivalità tra le tifoserie.
E ancora: "si dice che i tifosi del Cagliari avrebbero posto in essere, in occasioni di incontri di calcio a Empoli del 13 febbraio 2022 e del 3 marzo 2024, ‘condotte oppositive’ non meglio specificate e di cui quindi non si può apprezzare la effettiva portata e gravità". Ma per favore! Come se i tifosi del Napoli non avessero mai avuto qualche scambio acceso, ma noi siamo sempre stati trattati con più rispetto.
Sintesi-commento: Le accuse di ‘condotte oppositive’ sono prive di dettagli concreti, rendendo impossibile valutare la loro gravità. È una scusa debole per limitare la libertà dei tifosi.
Conclusione: "la genericità dei rilievi non comprova la presenza di una particolare rivalità e conflittualità tra le tifoserie dell’Empoli e del Cagliari". Esatto, e finalmente giustizia è stata fatta. Il 29 aprile il Tar entrerà nel merito del ricorso, ma intanto i tifosi del Cagliari possono tirare un sospiro di sollievo.
Sintesi-commento: La mancanza di prove specifiche dimostra che non esiste una vera conflittualità tra le tifoserie, confermando l’ingiustizia del divieto iniziale. Ora i tifosi del Cagliari possono guardare avanti con ottimismo.
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