Elia Caprile si confessa: dalla notte insonne contro Napoli alla grinta per la salvezza #Cagliari #SerieA #Calcio
Elia Caprile, portiere del Cagliari, ha condiviso i suoi pensieri in una lunga intervista al quotidiano locale L’Unione Sarda, toccando temi come la recente sconfitta e le ambizioni future. Arrivato in Sardegna dopo l’esperienza napoletana, il portiere non ha nascosto il suo mix di emozioni per quella partita, che per lui era particolarmente significativa.
Nella chiacchierata, Caprile ha ripercorso la sfida contro Napoli, ammettendo candidamente le sue difficoltà a lasciar andare la delusione. “Ho dormito poco, anche se siamo tutti consapevoli di aver fatto una grande prestazione contro una squadra che solo pochi mesi fa si è rivelata la più forte del campionato. A caldo rimane la sconfitta, poi passano i giorni e ci ripensi. Serve un mix tra rabbia per aver perso a partita ormai finita e consapevolezza che così i punti arrivano. Comunque è tutto passato, siamo proiettati sul Parma”.
Guardando avanti, il portiere si concentra sulla prossima gara, senza mezzi termini sul livello di ogni avversario. “Ogni partita è un banco di prova, sfidiamo una squadra che potrebbe giocarsi la salvezza con noi ma dobbiamo pensare di poter fare punti contro chiunque. In queste prime partite abbiamo fatto bene, dall’Entella in poi siamo in crescendo e la strada è giusta”. Ecco un giocatore che non si illude, ma va dritto al sodo.
Parlando del suo allenatore, Caprile descrive Pisacane con una schiettezza disarmante, mettendo in evidenza le priorità in campo. “La prima cosa che ti chiede è parare, proprio come Nicola. Vuole giocare un po’ di più dal portiere, ma a entrambi interessa vincere. Siamo tutti consapevoli che l’obiettivo è salvarsi, solo dopo potremo puntare eventualmente altro”. Niente fronzoli, solo il focus su cosa conta davvero.
Sull’aspetto del mercato, Caprile è stato chiaro e diretto sulla sua situazione, senza drammi o lamentele. “Non ho mai forzato la mano per andare via. Ci sono stati degli interessamenti, però il Cagliari ha fatto uno sforzo economico per tenermi qua. E io sono concentrato solo sul Cagliari. Non mi sono mai permesso nemmeno di chiedere a qualcuno se ci fossero novità”. Un approccio pragmatico, che fa quasi invidia in un mondo di pianti e richieste.
Infine, Caprile ha riflesso sulla sua avventura passata, senza rimpianti eccessivi ma con un’onesta valutazione. “No, alcune esperienze vanno bene e altre no, gli allenatori hanno fatto scelte diverse. Ma ho imparato tanto: da Conte, da Meret, dalla squadra. Posso solo parlare bene dei sei mesi a Napoli, anche se al Cagliari devo tanto: mi ha dato la possibilità di rimettermi in gioco e di tornare a essere protagonista”. Insomma, un portiere che guarda avanti, imparando dalle cadute senza troppi sentimentalismi. Questa è la mentalità che potrebbe fare la differenza per il Cagliari in questa stagione.