#CalciomercatoSerieA: pagelle senza peli sulla lingua — Napoli padrone, Inter in bilico, Juventus a metà. Tra acquisti last minute e smantellamenti, le valutazioni non lasciano spazio a troppi complimenti. #SerieA #Mercato
Un estratto dalle pagelle pubblicate su Panorama:
“Napoli (voto 9) – De Laurentiis è stato il vero re del mercato. Ha iniziato convincendo Conte a restare e appianando le diversità di vedute dello scorso inverno, ha proseguito dotandolo di una rosa profonda e piena di qualità, ideale per comandare in Italia e provare a fare bene in Europa. La ciliegina sulla torta è stata la rapidità con cui il Napoli è andato su Hojlund, stanziando 50 milioni di euro, in reazione all’infortunio di Lukaku: solo un grande club si comporta così e i partenopei oggi lo sono senza discussione.”
Il giudizio è netto: voto altissimo per una società che si muove con decisione, sistemando lo strato politico-tecnico (convincere l’allenatore a restare) e rafforzando la rosa in modo mirato. La scelta rapida su Hojlund — citata come risposta all’infortunio a un attaccante — è presentata come il gesto che distingue un club che vuol restare al vertice.
“Inter (voto) 6 – I tifosi nerazzurri sono arrabbiati perché gli obiettivi top dichiarati (Lookman e Koné) sono sfumati. Però i big tutti confermati e i giovani che promettono tanto sono un valore. Sucic è pronto per essere titolare, Pio Esposito entra nel giro della nazionale, Bonny e Luis Henrique rinforzano la panchina. Il problema è che è stato avviato un nuovo ciclo senza cambiare nulla della rosa e che quelle che sembravano priorità (un difensore e un trequartista) sono rimaste sulla carta una volta sfumati gli obiettivi principali. Eccezione: l’ingaggio last minute di Akanji con partenza di Pavard, quasi come reazione al ko con l’Udinese. Chi spiega cosa è stato fatto? A Chivuva bene così?”
La pagella segna un mezzo passo: conferme e giovani interessanti, ma la sensazione è di un mercato che ha perso qualche colpo dichiarato. Il testo sottolinea la frustrazione della piazza e l’impressione di un ciclo avviato senza le modifiche strutturali che molti reputavano necessarie.
“Juventus (voto 6) – Il voto è la media tra quanto consegnato a Tudor in attacco (8) e il resto che assomiglia a un’incompiuta su cui il tecnico croato dovrà parecchio intervenire. Comolli aveva troppi nodi da sciogliere, qualcuno impossibile, ed è al riparo da critiche eccessive per le cose che non sono andate. La sintesi è che il miglior colpo e chi è rimasto (Vlahovic compreso al netto delle questioni di bilancio), l’attacco è top in Italia ed Europa per profondità e varietà mentre a centrocampo e in difesa andrà tutto verificato. E’ proseguito lo smantellamento del progetto Next Gen, ormai ufficialmente la cassa dove prelevare il contante, sempre meno, da reinvestire”
Anche qui la sintesi è chiara: attacco promosso, resto della squadra ancora da verificare. Si evidenzia un bilancio tra colpi riusciti e questioni irrisolte, con una critica esplicita al modo in cui il progetto giovanile viene sfruttato a fini finanziari.
A chiudere, le pagelle tracciano un quadro di vertice per il Napoli, di transizione per l’Inter e di equilibrio precario per la Juventus: giudizi che non lesinano critiche quando serve, ma restano ancorati esclusivamente a quanto è emerso dal mercato.
- 26 Settembre 2025 - 00:36
- 26 Settembre 2025 - 00:25
- 26 Settembre 2025 - 00:14