Massimo Caputi analizza il Milan e il calciomercato estivo
Chi se ne frega dei soliti raccomandati, eh? Massimo Caputi ha detto la sua su TMW Radio, sparando a zero su scelte discutibili nel calciomercato del Milan. Parliamo di attaccanti come Vlahovic e Kean: meglio un cavallo di razza italiano o un costosissimo straniero? #CalcioMercato #Milan #SerieA
Massimo Caputi è intervenuto a Maracanà su TMW Radio, focalizzandosi sul calciomercato estivo e sulle opzioni per il Milan. Ha discusso se puntare su Kean anziché su Vlahovic, evidenziando come l’estate sarà bollente per gli attaccanti. “Sarà un’estate rovente, che vedrà gli attaccanti protagonisti. Vlahovic, Osimhen, Kean i nomi caldi. Su Kean dico: premesso che pecunia non olet, per uno come lui però, se fossi in lui, cercherei di rimanere lì o andare in una squadra dove è al centro, come quest’anno. Non riesco a capire alcune decisioni. Le squadre dove potrebbe essere centrale? Il Milan, ma anche la Roma se andrà via Dovbyk. Non andrei a fare il secondo, perché lui è esploso quando ha avuto continuità. Il Napoli potenzialmente è la squadra più forte economicamente, ma non sarebbe il titolare lì. Ha già vissuto certe cose in carriera. Credo ci siano momenti della carriera che ti impongono scelte professionali, non solo economiche.”
Passando alla valutazione di Allegri al Milan, Caputi non ha risparmiato critiche al passato della squadra, lodando però l’allenatore per la sua resilienza. “E’ un grande allenatore. Ognuno ha le sue filosofie, magari alcuni non hanno apprezzato negli ultimi anni il gioco proposto dalla Juventus, ma vorrei vedere quanti altri avrebbero tenuto la baracca in momenti così difficili. Peggio di quanto successo quest’anno sarà difficile farlo, è tornato in un club prestigioso comunque che può solo migliorare ora. E’ stata una scelta oculata quella di Allegri. Ha perso Theo Hernandez e Reijnders, ma rimane una buona rosa. Serve fare gli acquisti giusti ora e rafforzare soprattutto la difesa. Quello che è emerso l’anno scorso è un Milan troppo fragile dal punto di vista difensivo”. Insomma, una rosa buona ma piena di buchi, e non è roba da poco.
Sul posizionamento del Milan nella prossima stagione, Caputi ha espresso dubbi sulla loro competitività. “Non lo vedo in lotta per lo Scudetto, la campagna acquisti ci darà un’idea più precisa ma a sensazione credo che sarà una stagione con grandi incertezze. E chi si inserisce in queste può recitare un ruolo da protagonista. Vedo incertezze su Inter, Juve, poi vedremo cosa faranno Atalanta, Roma, Lazio…rispetto a un anno fa è più difficile fare la griglia”. Con tutte queste variabili, chissà chi finirà per inciampare.
Infine, confrontando i lavori di Gasperini e Allegri, Caputi ha analizzato le differenze tra le squadre. “Non so se è più forte l’uno o l’altra, penso che la Roma parta da una consistenza che ha maturato con Ranieri che è quella di essere una squadra che non ama perdere. E’ riuscita a giocare tante partite vincendole recuperando, con la testa. Ha avuto mentalità. Al Milan c’è stata più confusione, ma tecnicamente il Milan lo scorso anno era più forte della Roma”. Alla fine, è tutta una questione di nervi: una squadra con grinta contro una che ha perso la bussola, e il Milan dovrà rimboccarsi le maniche per non restare indietro.