Nella prolifica carriera del giornalismo sportivo italiano, “ho avuto l’onore di lavorare con Bruno Pizzul, un grande giornalista ma anche una bella persona”, ha sottolineato Caputi. Parole che risuonano come un tributo speciale all’uomo che ha segnato un’epoca con il suo stile unico nelle cronache calcistiche.
Pizzul, conosciuto per la voce inconfondibile e per l’approccio appassionato, ha commentato innumerevoli partite e manifestazioni calcistiche, divenendo una figura di riferimento per generazioni di appassionati. La sua capacità di raccontare il calcio con eleganza e competenza lo ha reso un modello per aspiranti giornalisti.
Il suo lavoro con giovani colleghi evidenzia non solo la dimensione professionale, ma anche quella personale. La collaborazione con Pizzul è stata un’opportunità unica per imparare e crescere, grazie alla sua disponibilità e umanità. Un maestro dentro e fuori dal campo, capace di trasformare ogni partita in un racconto coinvolgente e memorabile.
In un periodo in cui la cronaca sportiva italiana beneficia di nuove tecnologie e stili, l’eredità di Pizzul continua a vivere nei racconti di chi ha avuto il privilegio di lavorare al suo fianco. Un corso che non accenna a sbiadire nella memoria collettiva degli amanti dello sport.
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“Ho avuto l’onore di lavorare con Bruno Pizzul, un grande giornalista ma anche una bella persona”, ha sottolineato Caputi.
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