Caputo Spiffera: Vicino al Napoli, e su Raspadori è un elogio da applausi
Francesco Caputo, l’ex bomber del Sassuolo, ha aperto il cassetto dei ricordi in un’intervista a Stile Tv, e per noi tifosi del Napoli è un mix di rimpianti e speranze. Parla di un quasi-trasferimento: “Io al Napoli? Ogni tanto c’è stato qualche avvicinamento con il mio procuratore, ma alla fine sono state sempre fatte altre scelte. Dovevo fare il vice Mertens in una circostanza, poi non se ne fece nulla”.
Che peccato, amici partenopei! Caputo come vice di Dries avrebbe potuto essere una mossa astuta, tipo quelle di De Laurentiis nei suoi anni d’oro, ma finimmo con alternative meno convincenti. Magari era meglio un affidabile vecchione come lui invece di certi esperimenti falliti.
Su Antonio Conte, Caputo non si trattiene: “Quando ho giocato con lui a Bari e Siena, lui aveva un’altra idea di calcio. Giocava con un 4-2-4 molto offensivo, mentre oggi con la sua esperienza ha cambiato anche strategia di gara e modo di stare in campo”.
Ironico, vero? Conte da ultras del gol a calcolatore difensivo – e per il Napoli, che ama l’attacco puro, è un avvertimento. L’acquisto di Lucca come alternativa a Lukaku? Un colpo in prospettiva, ok, ma non scalda il cuore come un Osimhen in forma.
E poi, il pezzo forte: Raspadori, che Caputo conosce a menadito. “Quando giocavo al Sassuolo, c’era anche Raspadori: lui era il giovane della squadra e faceva il mio vice. Lo conosco benissimo, è un ragazzo che ha tantissime qualità ed è diverso da tanti altri giocatori perché non puoi etichettargli un ruolo ben preciso”.
Questo è il giocatore che ci serve, gente! Un jolly offensivo che ha illuminato la seconda parte della nostra stagione, alla Mertens nei suoi tempi d’oro. Metterlo sotto punta? Una scelta da urlo, per bilanciare l’attacco e non farci rimpiangere errori passati. Forza Napoli, continuiamo a sognare!