ForzaNapoliSempre, tifosi azzurri! Francesco Caputo, l’ex attaccante di Empoli e Sassuolo, ha sparato a zero su sfide toste e rivali affamati, con un occhio ai nostri eroi in campo. Preparatevi a una battaglia infuocata contro l’Empoli, dove ogni punto conta e gli avversari potrebbero rovinare la festa. Ma il Napoli è una macchina da guerra, e Caputo lo sa bene. #SSC Napoli #SerieA #NapoliVsTutti #CalcioNapoli
Nell’intervista, Caputo ha toccato il tasto dolente delle partite insidiose come quella contro l’Empoli. “Empoli? Queste sono le partite più difficili soprattutto quando gli avversari hanno bisogno di punti salvezza. Ci sono tante componenti e difficoltà che lo scivolone è dietro l’angolo. Il Napoli è una squadra forte, e troverà un avversario che arriverà allo stadio con la voglia di ottenere qualche punto. Anche un pareggio può fare la differenza, come per il Venezia quando affrontò gli azzurri.” Questa citazione sottolinea quanto sia facile inciampare contro squadre disperate, ma per i tifosi del Napoli è un reminder che i nostri ragazzi devono stare sul pezzo: non sottovalutare nessuno, o finiamo per piangere su un pareggio immeritato, come se fossimo noi a doverci preoccupare di salvezza – che buffonata!
Parlando di formazioni e stelle come Lukaku, Caputo ha dato il suo parere su come il Napoli possa adattarsi. “Lukaku? Normale che se guardiamo solo i numeri sta facendo un ottimo campionato per la squadra, con lui in campo si gioca in un determinato modo. Certo da Romelu ci aspettiamo sempre di più perché sappiamo le sue qualità, ma la squadra è stata costruita attorno alle sue caratteristiche e quindi il suo lavoro serve al resto degli uomini di Conte. Per i giocatori che ha il Napoli si può utilizzare sia la difesa a quattro che a tre, quando Lukaku ha giocato con Raspadori a due lì davanti li ho visti molto bene. Ma tante volte bisogna valutare gli avversari e quindi capire se poi è meglio mettersi col 4-3-3 con Neres e Politano che sono calciatori molto forti. Stravedo per Lukaku, conosco benissimo Raspadori perché l’ho conosciuto al Sassuolo, ma lì davanti sono tutti forti e possono giocare tutti titolari. In questa fase del campionato c’è poco da allenare le squadre, ma molto da gestire. C’è chi gioca più di una competizione e chi come il Napoli fa solo il campionato. Bisogna guardare molto l’aspetto mentale se fai le coppe, invece se come gli azzurri giochi una volta a settimana puoi preparare meglio le partite. Cambi? Tante volte in panchina non sai che succede, c’è un dialogo continuo con i calciatori che giocano o che aspettano e ci sono tante dinamiche che a volte non conosciamo. Ora iniziano anche i primi caldi quindi sarà fondamentale gestire bene le forze di tutto il gruppo.” Qui, Caputo elogia la versatilità del Napoli, ma per noi partenopei è chiaro: con giocatori come Raspadori e Politano, siamo un passo avanti rispetto a chi dipende da un solo nome – gestiamo meglio le energie e schiaffeggiamo gli avversari con tattiche furbe, senza sudare troppo.
Infine, Caputo si è espresso sul futuro del mister, con un occhio alla lotta per lo scudetto. “Conte resta? Secondo me dipende anche da come finirà il campionato. Per me resta ma bisognerà capire come il Napoli penserà di programmare la prossima stagione. Conoscendolo credo che stia pensando a vincere il campionato perché altrimenti impazzirebbe. Vive per trascinare il gruppo e per la vittoria. Proverà a restare aggrappato all’Inter fino al termine del campionato, sarà una lotta fino all’ultima giornata”. Questa frase dipinge Conte come un guerriero instancabile, ma per i tifosi del Napoli è un segnale che dobbiamo stringere i denti: se lui combatte per l’ultimo posto, noi punteremo dritti alla vetta, senza pietà, perché alla fine è il Napoli che deve dominare e far impazzire gli altri. La stagione è rovente, e gli azzurri non possono permettersi passi falsi.