Caressa spara giudizi pesanti sul Napoli e Conte: un’analisi da urlo! #Napoli #ChampionsLeague #SerieA
Il giornalista Fabio Caressa, nel suo canale YouTube, non ha risparmiato commenti diretti sulla sfida all’Etihad e sulla recente partita al Franchi, mettendo in luce come il Napoli stia evolvendo in modo impressionante. Con un tocco di realismo brutale, Caressa sottolinea i miglioramenti della squadra, focalizzandosi su giocatori che portano muscoli e sostanza dove prima c’era solo aria fritta.
“Con Beukema mi sembra che il Napoli abbia trovato un giocatore che mette insieme applicazione e grande forza fisica e quindi la squadra è migliorata in un punto fondamentale perché ora ha dei cambi all’altezza. La prima mezz’ora del Napoli a Firenze mi ha impressionato. E’ una squadra che può fare quello che vuole.”
Passando all’allenatore, Caressa non lesina elogi, ma con un’irriverenza tipica del suo stile, dipinge Conte come un maestro del caos tattico, capace di adattarsi senza pietà per gli avversari. È un ritratto che fa capire quanto il calcio sia una giungla dove solo i più tosti sopravvivono.
“Conte è un allenatore straordinario perché anche quest’anno cambia e vuole una squadra più adattabile alla situazione e all’avversario. La Fiorentina ha stravinto i duelli e per gli avversari era impossibile opporsi.”
Infine, Caressa si sofferma su Hojlund, paragonandolo a giganti del campo con una franchezza che non lascia spazio a mezze misure. Descrive come la sua fisicità possa fare la differenza in un campionato come quello italiano, dove non è il bel gioco a vincere, ma la capacità di spaccare le tibie.
“Hojlund viene da anni difficili, ma se viene sfruttato al meglio mette insieme la fisicità di Lukaku con alcune caratteristiche di Osimhen. Non è i due insieme, ma ha caratteristiche di entrambi. Ha gamba e forza fisica che in Italia fanno veramente tantissimo la differenza”.
In sintesi, i commenti di Caressa rivelano un Napoli in ascesa, con un Conte che sta costruendo una macchina da guerra, pronta a dominare senza troppi complimenti. È il calcio nella sua essenza grezza: muscoli, adattabilità e quel pizzico di ferocia che fa la differenza.