Molti giocatori hanno avuto casi simili o uguali, ma con esiti diversi”, ha spiegato il fuoriclasse serbo. Come era prevedibile, le polemiche per il caso doping che coinvolge Jannik Sinner non si sono placate (è stato dichiarato innocente). Nel marzo scorso, il tennista altoatesino è risultato positivo all’antidoping a Indian Wells, ma è stato scagionato perché il risultato era dovuto alla contaminazione da uno spray a sua insaputa. Poche ore prima dell’inizio degli Us Open, ultimo Slam del 2024, Novak Djokovic ha espresso la sua opinione sull’argomento ai microfoni dei giornalisti: “Capisco la frustrazione dei giocatori per la mancanza di coerenza, da quanto ho capito il suo caso è stato risolto nel momento in cui è stato annunciato. Ma credo che siano passati cinque o sei mesi da quando la notizia dei test positivi è stata comunicata a lui e al suo team”.
Il Parere di Carlos Alcaraz
Sul caso Sinner è arrivato anche il parere di Carlos Alcaraz: “È un momento molto difficile per lui, è sicuro, è complicato, non posso mentire. Ma che posso dire? Cercherò di spiegarmi anche se non è facile per me farlo in inglese. Credo in uno sport pulito. Della vicenda non so molto, sono sicuro che molte cose le sappiano solo all’interno del team. Ma se hanno permesso a Jannik di giocare, è per un motivo. L’hanno dichiarato innocente, è tutto quello che so e che posso dire”.
Le Reazioni nel Mondo del Tennis
Le reazioni nel mondo del tennis sono state molteplici, con diversi giocatori e addetti ai lavori che hanno espresso le loro opinioni sull’accaduto. La questione solleva interrogativi non solo sulla trasparenza dei controlli antidoping, ma anche sulla coerenza con cui vengono applicate le regole. Il caso di Jannik Sinner è emblematico di una situazione che può creare confusione e frustrazione tra gli atleti, che chiedono maggiore chiarezza e giustizia nelle procedure di controllo.
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