Avv. Grimaldi attacca: Osimhen gioca sporco con il Napoli? L’avvocato spara a zero sul calciatore assente dal raduno, criticando mosse che puzzano di ricatto. #Napoli #Osimhen #CalcioBusiness #SerieA
L’Avv. Erich Grimaldi, noto per le sue analisi taglienti sulle questioni legali nel mondo del calcio, ha espresso preoccupazioni forti riguardo all’assenza di Victor Osimhen al raduno precampionato della SSC Napoli. Descritta come “giustificata da un improvviso certificato medico”, questa mossa appare sospetta, specialmente con le tensioni evidenti tra il giocatore e il club. Grimaldi non usa mezzi termini, puntando il dito su comportamenti che potrebbero minare l’integrità del contratto.
Nel suo intervento, l’avvocato sottolinea i doveri reciproci nel mondo del pallone, dove la correttezza dovrebbe essere la regola. “L’assenza di Victor Osimhen al raduno precampionato della SSC Napoli, giustificata da un improvviso certificato medico, appare quanto meno anomala, soprattutto alla luce del contesto attuale e dei segnali di tensione ormai evidenti nel rapporto tra il calciatore e la società. Al di là della questione formale, è necessario sottolineare che il contratto professionistico si fonda su obblighi reciproci di correttezza, buona fede e collaborazione attiva. Comportamenti che appaiono orientati a condizionare le decisioni strategiche del club, anche se formalmente giustificati, possono risultare incompatibili con i doveri contrattuali e con l’equilibrio fiduciario tra le parti. La SSC Napoli ha legittimamente l’esigenza di ottimizzare le proprie operazioni di mercato, anche in funzione di una possibile cessione rilevante come quella di Osimhen. Tuttavia, un’operazione di tale portata, stimabile attorno ai 75 milioni di euro, non può essere gestita sotto pressione, né condizionata da comportamenti che si discostano dalla piena trasparenza e dalla correttezza professionale, a prescindere dalle eventuali sanzioni applicabili. In un mercato sempre più complesso e interconnesso, la credibilità di un club si misura anche dalla capacità di far rispettare i propri principi, senza cedere a forzature, pressioni mediatiche o logiche unilaterali. A mio avviso, la SSC Napoli non può in alcun modo subire passivamente un simile comportamento del calciatore”.
Alla fine, Grimaldi avverte che in un calcio sempre più sporco, i club come il Napoli non possono permettersi di essere presi in giro da star che usano trucchi per dettare legge. Questa situazione evidenzia come la lealtà nel professionismo sia spesso solo una facciata, e il Napoli dovrà giocarsela dura per non finire con le mani legate.