Cassano smaschera il mercato dell’Inter: elogia Chivu ma spara a zero su dirigenti e scelte di rosa. #Cassano #Chivu #Inter #calciomercato
L’ex attaccante di Roma, Inter e Milan, Antonio Cassano, ha commentato il mercato dell’Inter al podcast “Viva el Futbol”, partendo da un giudizio netto e pieno di fiducia sul nuovo allenatore Cristian Chivu: “La stima che ho per Chivu è immensa, è uno destinato a divenire un grandissimo allenatore nei prossimi anni. Di questo ne sono sicuro, anche se allena da poco farà una carriera clamorosa, fantastica. Basta sentirlo parlare, è un numero uno e questa è una cosa buona per l’Inter”.
Si passa poi al mercato, con una critica affilata alla gestione dirigenziale: “Marotta deve ringraziare Ausilio che ha fatto le nozze con i fichi secchi. Prendendo giocatori a parametro zero, giocatori giusti senza poter fare mercato. Marotta si è coperto dietro la scelta di Chivu, visto che l’Inter voleva Fabregas. L’idea di Chivu però era di giocare con tre punti, perché non gli è stata data una squadra adatta a lui?”
Sul tema degli uomini a disposizione del tecnico Cassano non fa sconti e indica nodi strutturali che — a suo avviso — possono trasformarsi in problemi concreti: “Calhanoglu ha cercato di andarsene in tutti i modi, un grande dirigente gli avrebbe detto di andare via. Ora diventerà un problema. La squadra che ha messo in piedi Marotta non ha un senso, mette Chivu in difficoltà. Akanji è un grande acquisto, ma in aggiunta a Pavard, non per sostituirlo. Se Bisseck prende la febbre, chi metti a destra? Akanji è un centrale. (…) Mettigli a disposizione una squadra per agevolare un ragazzo che arriva da Parma. Chivu deve fare il suo calcio senza giocatori adatti: non ci sono esterni, deve giocare il 3-5-2, non può giocare con la difesa alta, Calhanoglu diventa un problema. L’Inter è forte, ma Marotta costringe Chivu a giocare come l’Inter di Inzaghi”.
Il quadro che emerge dalle parole di Cassano è duplice: fiducia totale nella figura del tecnico, ma perplessità e critiche nette sulla costruzione della rosa e sulle scelte societarie che, secondo l’ex attaccante, rischiano di mettere in difficoltà lo stesso Chivu fin dall’inizio. Un giudizio provocatorio, diretto e senza filtri che lascia aperti i dubbi sulla tenuta pratica delle scelte estive.