Cassano appoggia la nomina di Gattuso come CT della Nazionale: "L’ho sentito, gli faccio l’in bocca al lupo. È la scelta migliore". #NazionaleItaliana #Gattuso #Calcio
L’ex calciatore Antonio Cassano ha espresso il suo sostegno entusiasta per la nomina di Gennaro Gattuso come nuovo commissario tecnico della Nazionale italiana, durante un intervento su ‘Viva el Futbol’. Cassano, che ha condiviso il campo con Gattuso in passato, non ha risparmiato elogi, “L’ho sentito, gli faccio l’in bocca al lupo. È la scelta migliore che si potesse fare, è un grandissimo allenatore e negli ultimi otto anni ha fatto sei Paesi diversi, allenando squadre complicate come Marsiglia, Valencia, Napoli. Ha grande personalità e ha grandi idee.”
Nel prosieguo della chiacchierata, Cassano ha ribadito la sua fiducia in Gattuso, nonostante le difficoltà della squadra, “Nelle interviste lui continua a dire che oggi un Gattuso nella sua squadra non giocherebbe. Io gli dico sempre che un Gattuso, se devi andare in guerra, serve sempre. Ma ha idee chiare, sono convinto che sia la scelta migliore. Parto dal presupposto che la Nazionale non sia valida, ma sono convinto che con Rino andremo al Mondiale. Me lo auguro e se lo merita, sia come allenatore sia come persona. E poi ce lo meritiamo noi italiani. Non voglio pensare in negativo, voglio pensare che Rino ce la farà.” Questa presa di posizione diretta di Cassano sottolinea le sue convinzioni forti, senza giri di parole.
Inoltre, Cassano ha toccato l’argomento dell’addio di Luciano Spalletti e del presunto ruolo di Gianluigi Buffon nella selezione di Gattuso. Con un tono schietto, ha commentato la situazione, “Non ho sentito Gigi, ma se è vero vuol dire che ha fatto la scelta migliore. E che gli stanno dando la responsabilità che merita, sono contento di questo. Parliamoci chiaro: Spalletti non ha fatto bene agli Europei, io gli avevo detto di non prendersi questa gatta da pelare. Lui ha accettato e ha fatto anche i suoi errori, però è l’ultimo colpevole di questo disastro. Se i dirigenti non sanno da dove sono girati, non accompagnano le scelte, viene fuori questo disastro. Tutto nasce da quando Gravina voleva togliere a Mancini 3-4 persone, poi Mancini ha fatto le sue scelte ma quello è stato un errore. Poi l’altro errore arriva dopo gli Europei: o lo cacci subito, o gli dai fiducia a prescindere. E invece alla prima difficoltà l’ha buttato fuori. Spalletti non ha fatto bene, è oggettivo, ma va ricordato che la Nazionale è scarsa e che anche la Norvegia ha 4-5 top mondiali, mentre noi abbiamo solo Donnarumma.” Le parole di Cassano evidenziano una critica non filtrata al sistema e alle scelte passate, riflettendo un realismo brutale sul calcio italiano.