Enrico Castellacci sull’infermeria del Napoli: sfortuna e recuperi affrettati! #Napoli #Calcio #Infortuni
Enrico Castellacci, ex medico della nazionale e esperto in medicina dello sport, ha condiviso le sue insights durante un intervento radiofonico, toccando temi spinosi come la sfortuna cronica di certi giocatori e i rischi di voler accelerare i ritorni in campo. Senza giri di parole, il dottore non si è risparmiato nel definire alcune situazioni come un vero e proprio casino muscolare, specialmente quando la natura decide di fare i capricci.
“Mi dispiace per Buongiorno, che, come ha detto Conte, dovrebbe farsi benedire, perché è sfortunato. Nella sfortuna, leggendo il referto, la lesione di basso grado prelude che abbia avuto solo un edema. In linea di massima, senza aver visto gli esami, supponiamo che potrà avere 20 giorni circa di stop, tre settimane insomma. Una correlazione con l’intervento subito in estate? Beh, c’è sempre, nel senso che madre natura è delicata e quando vai ad alterare gli adduttori, ci potrebbe essere una distribuzione delle linee di forza diversa, ci può essere un sovraccarico muscolare e quindi c’è sempre da temere il rischio di avere recidive. Ma lo staff medico del Napoli farà sicuramente una rieducazione differenziata di livello, per ridurre le possibilità di recidive, che sono sempre le cose più serie. Il ragazzo dovrà tutelarsi facendo esercizi specifici, per provare a prevenire ricadute.”
Passando al fronte attaccante, Castellacci non ha nascosto un velo di scetticismo sui tentativi di certi fenomeni di forzare i tempi di recupero, ricordando che non è una gara a chi torna prima, altrimenti si finisce per combinare guai peggiori. È un monito chiaro: i medici devono tenere le redini, altrimenti si rischia di vedere più infortuni che gol.
“Il recupero di Lukaku? Leggo che il ragazzo è convinto di bruciare le tappe, lo immagino, perché è abituato a tutto, sa come gestirsi e conosce perfettamente il suo corpo. L’unica cosa che voglio dire è che sta nella saggezza dei medici valutare quando avverrà l’esatta e completa guarigione, perchè nel caso capitasse una recidiva sarebbe devastante”
In sintesi, gli infortuni rimangono un tallone d’Achille per qualsiasi squadra, e parole come quelle di Castellacci servono a ricordare che, tra sfortuna e ambizione, la linea è sottile: meglio non sfidare troppo la sorte, o si paga caro.
- 26 Settembre 2025 - 15:29
- 26 Settembre 2025 - 15:18
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