Lesione muscolare di Lukaku: l’esperto non usa mezzi termini, e gli infortuni nel calcio sono una vera scocciata #Calcio #Infortuni #SaluteAtleti
Enrico Castellacci, ex responsabile sanitario della Nazionale, ha parlato chiaro su una lesione che sta facendo tremare i tifosi. Senza tanti giri di parole, ha spiegato i dettagli in un intervento radiofonico, mettendoci il dito nella piaga come al solito.
“Quando si parla di alto grado si intende lesione di terzo o secondo grado. Non è chiaro – ha detto l’ex responsabile sanitario della Nazionale e presidente medici sociali Enrico Castellacci a Radio Marte nel corso di ‘Marte Sport Live’ – se c’è stata rottura completa del muscolo o solo una rottura subtotale, ma se hanno richiesto una consulenza di tipo chirurgico, vuol dire che è una lesione al limite dell’intervento. Proprio pochi giorni fa ho operato un calciatore con la stessa lesione nello stesso posto, è una cosa che succede purtroppo.”
Non c’è spazio per le illusioni: se la faccenda arriva al bisturi, è roba seria. Castellacci non si è risparmiato nel descrivere i rischi, con un pragmatismo che fa storcere il naso ai puristi del politically correct.
“Nel caso del mio paziente la rottura era totale, tant’è che ho dovuto inserire anche cellule staminali e il recupero è lungo. Per Lukaku la speranza è che non sia così, perché in questo caso io opterei sempre per una terapia conservativa con medicina rigenerativa. Per quanto riguarda i tempi di recupero, vengono valutati in mesi, quindi c’è chi recupera in 3-4 mesi, in caso di intervento, e chi in 2-3 mesi, in caso di terapia senza operazione. E’ chiaro che i tempi di recupero sono soggettivi: bisogna vedere come reagisce l’atleta, che tipo di cicatrizzazione ha, la preparazione che poi dovrà fare. Ripeto, se la lesione è totale purtroppo non ci sono alternative, ci vuole l’intervento”.
Alla fine, è tutto una questione di fortuna e resilienza: alcuni giocatori tornano in forma in tempi record, altri ci mettono una vita, e nel calcio di oggi, dove tutti vogliono eroi sul campo, aspettare è una seccatura che nessuno si può permettere. Insomma, un infortunio come questo non è solo un problema fisico, ma una spina nel fianco per l’intera squadra.