Il Capitano del Catanzaro Svela il Lato Crudo del Calcio Post-Amichevole: Infortunio e Spirito di Squadra #Catanzaro #Napoli #SerieB #CalcioReal
Pietro Iemmello, capitano del Catanzaro, ha rilasciato dichiarazioni ai microfoni di PassioneCatanzaro dopo l’amichevole persa 2-1 contro il Napoli, offrendo un quadro schietto su infortuni e dinamiche di squadra che, diciamocelo, nel calcio di oggi sono più comuni di un fallo plateale.
Sul brutto infortunio occorso a Marco Pompetti, Iemmello non ha risparmiato parole di sostegno: “Marco è uno di noi, gli siamo vicini. Concludiamo questo ritiro con una nota dolente. Speriamo che non si sia fatto nulla di grave, perché al di là del calciatore, Marco è un ragazzo bravissimo. Il pensiero mio e di tutta la squadra è di stargli vicino”. È il genere di discorso che suona sempre un po’ melenso, ma in fondo, nel mondo del pallone, questi legami sono l’unica cosa che tiene insieme il casino.
L’infortunio alla tibia riportato da Pompetti, in seguito a uno scontro di gioco con Luis Hasa, ha inevitabilmente lasciato il segno, oscurando in parte una giornata che avrebbe dovuto offrire solo segnali sportivi. Ma, come spesso accade nel calcio, i momenti difficili cementano i legami, e la reazione della squadra è già un segnale di unità – anche se, tra infortuni e sconfitte, ci si chiede quanto duri questa fratellanza.
Il bilancio del ritiro in Val di Sole, tuttavia, resta positivo: “È andata bene – ha spiegato Iemmello –. Ci siamo ritrovati con tanti volti nuovi, c’era bisogno di conoscerci, tra giocatori e staff. Ma la squadra aveva già un’identità forte nel suo DNA e questo ci ha permesso di abbreviare i tempi di inserimento. I nuovi innesti, ha sottolineato il capitano, sono giocatori «giovani, di qualità e con ottima prospettiva, anche se devono ancora lavorare tanto”. Insomma, elogi a destra e a manca, ma sapete come va: i giovani promettenti spesso finiscono per essere solo promesse.
L’amichevole di lusso contro il Napoli ha offerto risposte interessanti anche sotto il profilo caratteriale: “Contro i campioni d’Italia non era facile, ma siamo usciti con personalità. I primi quindici minuti sono stati difficili, c’è stata un po’ di timidezza. Affrontare i campioni d’Italia, soprattutto per chi non ha mai giocato in Serie A, fa effetto. Abbiamo subito un po’, com’è normale, ma poi siamo venuti fuori con coraggio e personalità. Nel finale del primo tempo e per tutta la ripresa abbiamo fatto vedere le nostre qualità. Questo riassume un ritiro estremamente positivo”. È una di quelle partite che ti fa riflettere: contro i grossi nomi, o vinci con le palle o vai a casa, e qui il Catanzaro ha almeno mostrato di avere un po’ di fegato, nonostante la sconfitta. Un classico del calcio minore che, alla fin fine, vale più di mille allenamenti.