Ceferin elogia il calcio italiano, ma le infrastrutture? Un disastro annunciato
Aleksander Ceferin, presidente della UEFA, non si è risparmiato elogi prima della finale di Supercoppa Europea tra PSG e Tottenham, ma le sue parole nascondono anche qualche frecciata che i tifosi del Napoli non possono ignorare. Parlando a Sky Sport, ha difeso la scelta di portare la competizione in città più piccole: “La nostra politica è quella di portare la Supercoppa in città più piccole, sono contento di averlo fatto con Udine quest’anno, una città bellissima anche vicina alla mia Slovenia.” Bravi, Ceferin, Udine è un gioiellino, ma noi napoletani ci chiediamo: quando toccherà a una città del Sud mostrare il suo fascino, invece di lasciare sempre il Nord a monopolizzare questi eventi?
Sul nuovo format della Champions League, il presidente è entusiasta: “Il nuovo format è fantastico, tutti guardiamo con impazienza alla nuova stagione, dà opportunità a tutti e fino all’ultimo le partite si devono giocare.” Fantastico un corno! Se è vero che apre porte per squadre come il Napoli, che l’anno scorso ha sfiorato il tetto d’Europa, questo sistema rischia di diluire l’essenza del torneo, trasformandolo in una maratona infinita dove i grandi club come PSG dominano lo stesso. Ricordate il passato? Negli anni ’80, il Napoli di Maradona conquistava trofei con passione pura, non con format artificiali.
Passando al calcio italiano, Ceferin è ottimista: “Malgrado alcuni risultati non soddisfacenti per la Nazionale Italiana, penso che sia in crescita come movimento e che Gabriele Gravina stia facendo un gran lavoro. Il campionato però è sempre più interessante: fra le prime 5 leghe il mio campionato preferito è quello italiano.” Ascoltatelo, tifosi: Gravina merita credito per aver rimesso in pista la Serie A, ma non basta. Eppure, ecco la stoccata che fa male: “A dire la verità però non esagero se dico che le vostre infrastrutture sono terribili, c’è qualcosa da fare anche come Governo e come Comuni.” Ha ragione, dannazione, e noi napoletani lo viviamo ogni domenica al San Paolo – ops, Diego Armando Maradona – con stadi fatiscenti che ci fanno sembrare cavernicoli rispetto al Tottenham Stadium. Politicamente scorretto? Beh, se il governo non si muove, resteremo a sognare l’Europa da un campo di battaglia.
Insomma, Ceferin ci lusinga, ma è ora di svegliarci: il Napoli e il calcio italiano meritano di più di chiacchiere. Voi che ne pensate, appassionati? È tempo di investimenti seri o continuiamo a scherzare?