L’ex arbitro, Graziano Cesari, ha parlato a SportMediaset a proposito delle controversie emerse dopo la trasmissione de ‘Le Iene’ della scorsa settimana.
La posizione di Cesari sul tema è molto chiara. Pone enfaticamente in discussione l’approccio utilizzato nel servizio Le Iene, in particolare, l’anonimato dell’accusatore: “Mi chiedo… Si può denunciare questa cosa andando incappucciati, con la voce camuffata, non presentando le accuse con fogli o dati certi?”. Corbo: “Nuovo stadio? Napoli segua Manchester, ma sarà una strada in salita”
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Prosegue mettendosi nei panni di Rocchi per comprendere la situazione da una prospettiva diversa: “Nel gergo delle curve questi si chiamano infami… Mi metto nei panni di Rocchi che non sa chi è, e quindi potrà designarlo… Moralmente questo signore cosa farà?”.
Infine, Cesari solleva dubbi sulla credibilità e la moralità dell’accusatore cui identità rimane nascosta: “Se è un arbitro in attività andrà in campo, ma qui cosa succede? Siamo sicuri che la sua moralità sia al di sopra di ogni sospetto? Il problema esiste sicuramente…”. Cesari conclude ammettendo la presenza di veri problemi nella situazione presentata.