L’ex attore Massimo Troisi, nel corso di una recente intervista con la Rai, ha avuto modo di esprimere la sua opinione riguardo al paragone con il celebre Totò. Questo confronto è spesso emerso nel corso degli anni, data la grande influenza che entrambi hanno avuto sulla commedia e sulla cultura italiana.
Un Parallelismo Difficile
Troisi ha sottolineato come il paragone con Totò sia ‘inevitabile ma anche ingiusto’. L’attore ha ricordato che Totò rappresenta un’icona intramontabile del cinema italiano e che ogni confronto può risultare riduttivo per entrambe le figure. Ha voluto mettere in evidenza che, nonostante lui stesso sia stato influenzato dallo stile di Totò, ha cercato sempre di mantenere una propria identità artistica.
Nell’intervista, ha spiegato che ‘Totò è stato un pioniere della comicità italiana’, e che senza di lui, molti artisti della sua generazione non avrebbero avuto una guida ispiratrice così rilevante. La sua ammirazione per Totò è stata evidente nelle sue parole, ma ha anche ribadito che la comicità deve sempre evolversi e trovare nuove strade.
Influenze e Innovazioni
Durante il dialogo con Rai, Troisi ha approfondito il discorso sulle influenze artistiche. Ha parlato di come ‘ogni comico porti dentro di sé un pezzo dei maestri che lo hanno preceduto’, ma è fondamentale che ciascuno intraprenda un percorso unico. Troisi ha cercato di innovare, creando un proprio stile che fosse riconoscibile e che parlasse ad una nuova generazione.
Troisi ha fatto notare che la comicità deve continuamente rinnovarsi per restare rilevante e risuonare con il pubblico. Ha inoltre evidenziato come l’arte comica sia ‘un veicolo straordinario per affrontare temi sociali e personali’, una filosofia che lo ha sempre guidato nella sua carriera.
In conclusione, mentre riconosce l’immenso valore di Totò, Troisi resta fermo nella convinzione che il massimo tributo che un’artista può fare ai propri idoli è quello di ‘trovare la propria voce e usarla per raccontare nuove storie’.