Trattativa Napoli-Galatasaray: garanzie obbligatorie per Osimhen, un affare che puzza di trappole finanziarie. #Napoli #Osimhen #CalcioMercato
Umberto Chiariello, nel suo spazio su Radio Crc, ha analizzato con franchezza i retroscena della trattativa per Victor Osimhen, evidenziando le perplessità del Napoli nei confronti del Galatasaray. Il club partenopeo non sembra intenzionato a correre rischi, soprattutto considerando i precedenti del team turco con i pagamenti in ritardo.
“Il Galatasaray non è nuovo a problemi di pagamento, il Napoli vuole le garanzie per poter accettare”. Chiariello sottolinea che il vero ostacolo non è la rateizzazione del pagamento su cinque anni, dato che il Napoli non ha urgenza di fondi immediati. Piuttosto, si tratta di ottenere sicurezze concrete prima di lasciar partire l’attaccante.
“La difficoltà non è dilazionare il pagamento in cinque anni, perché non ha bisogno di liquidità, ma il Napoli vuole le opportune garanzie. Il Napoli vuole cedersi Osimhen, che ormai è un dente cariato che non se ne può più, ma deve avere le giuste garanzie.” Questa descrizione diretta di Chiariello cattura l’impazienza del club, che vede l’operazione come necessaria ma piena di insidie.
L’analisi si sposta poi su aspetti manageriali, con Chiariello che elogia le figure chiave dietro le quinte. “Ora diventa una questione finanziaria, siamo entrati in questo momento nel mondo di Chiavelli (amministratore delegato della SSC Napoli, ndr), che è un professionista straordinario. Spesso si parla solo di Conte, ma nel Napoli ci sono tante eccellenze, tra queste sicuramente Andrea Chiavelli che è affianco al presidente dal primo giorno della sua avventura al Napoli, anche quando la Roma gli aveva offerto il doppio dello stipendio.”
In conclusione, la trattativa per Osimhen si sta trasformando in una partita di equilibrismo finanziario, dove il Napoli deve bilanciare la necessità di rinnovamento con la prudenza, in un mondo del calcio dove le promesse non valgono quanto le garanzie concrete.