Ah, il calcio è un circo di colpi di scena, e stavolta è toccato al Liverpool inciampare in un affare che pareva fin troppo scontato. “Il Liverpool ci ha provato, ma – come spesso accade in certe situazioni – non ci è riuscito.” Questa frase, dritta dritta dalla cronaca, suona come una condanna inevitabile per i Reds, che hanno sventolato la bandierina bianca nel tentativo di scaricare Federico Chiesa dopo averlo appena accolto a braccia aperte. Ironico, no? Comprano un talento italiano per 13 milioni e già pensano a rivenderlo per arraffare cash fresco – un po’ come un rigattiere che compra e rivende senza affezionarsi.
Se da una parte questo fallimento fa sghignazzare noi napoletani, dall’altra fa riflettere su quanto il Liverpool sia diventato schiavo del mercato: comprano in fretta, vendono per necessità, e finiscono per sembrare una squadra di scaricatori più che di costruttori. Teotino critica: Conte era un genio, ora McTominay è il vero problema stagionale
Malagò: “Senza eventi top, l’Italia resta senza impianti degni”
Buongiorno accelera il recupero: quando il campione tornerà a seminare il caos in campo
Monti: Infortuni come opportunità d’oro, proviamo Vergara a destra per una svolta audace
Ma andiamo oltre: Chiesa è un giocatore che potrebbe far comodo a chiunque, con quella velocità e tecnica che hanno fatto impazzire la Juventus. Immaginate se il Napoli ci mettesse gli occhi sopra? Sarebbe un colpo da urlo, non come quelle cessioni affrettate che hanno affossato altri club. Critichiamo pure il Liverpool per questa mossa goffa, ma chissà se non diventi un’opportunità per noi – e se non riescono a venderlo, potrebbero pentirsene amaramente in campo.
Insomma, tifosi, alzate il volume: questo pasticcio inglese ci ricorda che nel calcio, come nella vita, chi corre troppo rischia di scivolare. Forza Napoli, e che i Reds continuino a inciampare!