Chivu all’Inter: è la squadra giusta per lui o solo un azzardo? Analizziamo i dubbi iniziali e le critiche inevitabili. #Inter #Chivu #Calcio
La vera questione non ruota attorno a se Chivu sia l’allenatore ideale per l’Inter, bensì se l’Inter rappresenti la formazione adatta per Chivu. L’edizione odierna de Il Giornale evidenzia i grattacapi emersi fin dall’inizio per il nuovo tecnico, mettendone in luce l’incertezza.
“Che il tecnico rumeno fosse un’incognita lo sapevano tutti, l’esperienza non si inventa, ma molti hanno preferito ignorarlo, preferendo puntare sulle sue conoscenze della casa e sul suo glorioso passato da calciatore. Cominciare a farne il bersaglio dopo due sconfitte è un’operazione scontata, persino banale. L’accusa è quella di non avere ancora visto nulla della sua idea di Inter, ma soltanto un riciclo di quella precedente.”
“Finora Chivu ha solo “smontato” il 3-5-2 di Inzaghi, che negli anni ha portato alla sopravvalutazione dell’effettivo valore dei singoli giocatori. Il problema, o l’errore, è che lo sta facendo con gli stessi interpreti, il che complica il processo di trasformazione. E allora la domanda è: perché non pesca fra le alternative? Perché a Torino Zielinski entra prima di Sucic o Darmian entra al posto di Dumfries? Perché Mkhitaryan continua a essere titolare?”
In sintesi, le critiche iniziali rivelano un allenatore ancora in fase di rodaggio, con scelte che rischiano di amplificare i difetti ereditati, lasciando spazio a interrogativi sul vero potenziale di questa avventura.