La Juventus di Tudor sta infiammando il campionato: meriti, polemiche e sfide sullo sfondo
La Juventus di Igor Tudor ha iniziato alla grande, nonostante i dubbi post-Mondiale per Club. Stavolta, il vecchio carro armato bianconero sembra aver trovato nuovo carburante, con Tudor che zittisce i criticoni e porta emozioni da cardiopalma. Ma è tutto merito o solo fortuna? Scopriamolo dalle parole di un ex big come Giovanni Cobolli Gigli. #Juventus #Tudor #CalcioItaliano #Scudetto
Nell’intervista, Cobolli Gigli ha analizzato la partenza sprint della Juventus, definendola più auspicabile che programmata. “Diciamo che era auspicabile, perché definirlo programmato sarebbe esagerato. Però è un risultato meritato: la squadra si è rinnovata come mentalità, Tudor sta facendo un ottimo lavoro e quello che si è visto finora è stato emozionante. Alcune partite, come quella contro l’Inter o contro il Borussia, ci hanno tenuti col fiato sospeso fino all’ultimo minuto, mostrando la volontà di rimontare. Questa era una caratteristica che alla Juventus dell’anno scorso mancava. Quindi sì, è merito di Tudor, che pure era partito un po’ in sordina, con poco credito, e invece sta dimostrando il suo valore.” Con un tocco di ironia, potremmo dire che Tudor ha trasformato i perdenti in leoni, anche se qualcuno ancora si chiede se è solo fumo negli occhi degli avversari.
Sul pareggio a Verona, le fatiche della Champions contro il Borussia Dortmund hanno pesato, secondo Cobolli Gigli, e non solo per la stanchezza. “Senza dubbio hanno pesato. Poi c’è stato anche un contributo negativo da parte dell’arbitraggio. Non voglio entrare troppo nelle polemiche, ma il mancato cartellino rosso ad Orban, che ha colpito in faccia Gatti è stato evidente. Anche il rigore concesso era discutibile, anzi, non c’era. Certamente la squadra era più stanca rispetto ad altre volte. Fatto sta che la Juventus stava vincendo 1-0, e questo resta un dato oggettivo.” Insomma, gli arbitri hanno rovinato la festa, come al solito, lasciando i tifosi a imprecare contro decisioni che puzzano di farsa.
La polemica sollevata da Tudor sui giorni di recupero rispetto al Napoli? Cobolli Gigli la smonta senza troppi giri di parole. “La mia idea è che ci si poteva pensare prima. Non abbiamo scoperto ieri che i giorni di recupero sono diversi tra Juventus e Napoli. In futuro potrà capitare anche il contrario. Queste sono cose che bisognava discutere al momento della stesura del calendario. Dirlo adesso va bene, ma non cambia nulla, perché lo sapevamo già.” È un po’ come lamentarsi del tempo quando hai dimenticato l’ombrello: tardi e inutile, ma fa sempre comodo dare la colpa a qualcun altro.
Parlando di Antonio Conte, spesso criticato per i risultati in coppa, Cobolli Gigli difende il suo approccio. “Conte le cose le sa fare bene, questo è fuori discussione. Ma contro il Manchester City, una squadra di altissimo livello, perdere un giocatore così presto ha reso tutto più difficile. Non credo sia giusto esprimere un giudizio definitivo su Conte in coppa basandosi solo su quella gara. Conte ha dimostrato con il lavoro quotidiano di saper fare bene. Certo, ha un carattere particolare, ma quello fa parte del pacchetto. Io penso che la scelta di De Laurentiis sia stata giusta: Conte è un fattore positivo per questo Napoli.” Diciamo che Conte è quel tipo che ti fa vincere, ma ti fa anche sudare freddo con il suo carattere da duro – un po’ come un coltello svizzero, utile ma tagliente.
Sull’arrivo di Rasmus Højlund al Napoli, Cobolli Gigli è cauto, ma ottimista. “Non ti posso rispondere in modo approfondito, perché non lo conosco abbastanza come giocatore. Se però il Napoli e Conte hanno deciso di puntarci, significa che hanno fatto le loro valutazioni. Ci affidiamo alla loro capacità di scelta e aspettiamo di giudicare questo ragazzo sul campo. L’auspicio è che faccia bene, poi naturalmente io spero che lo scudetto lo vinca la Juventus.” Alla fine, è un ragazzino da testare: potrebbe essere il nuovo fenomeno o solo un flop, ma nel calcio, come nella vita, non si sa mai.
Per lo scudetto, Cobolli Gigli vede una lotta serrata, con il Milan come terza incomoda. “Il Milan. Con le ultime operazioni di mercato, specie l’acquisto di Rabiot, mi pare che abbiano costruito una grande squadra, con grandi nomi e un allenatore, Allegri, capace, che alla Juventus forse è stato troppo criticato. Il Milan ha anche il vantaggio di non giocare le coppe europee, e questo può fare la differenza. Poi ci possono essere outsider, come l’anno scorso è stato il Bologna. Ci sono squadre che, se partono bene, possono inserirsi. Detto questo, il campionato è ancora apertissimo, può succedere di tutto ma, ad oggi, vedo Napoli, Juve e Milan avvantaggiate.” Il campionato è un casino, con il Milan che gioca sporco evitando le coppe, mentre Juventus e Napoli si azzuffano per la gloria – chissà chi ne uscirà vincitore in questa giostra imprevedibile.