Pietro Comuzzo dice no all’Arabia Saudita: scelta netta e senza fronzoli, che strappa applausi e mugugni sui social. #Calcio #Comuzzo #Mercato
Pietro Comuzzo dice no all’Arabia Saudita.
Il rifiuto è qui, chiaro e semplice: una risposta negativa che non ammette mezze misure. In un mondo del calcio spesso governato da cifre e tentazioni esotiche, questa scelta si staglia come un gesto parlante più delle dichiarazioni ufficiali. Marelli elogia Doveri: “Nessun rosso per Bisseck in Verona-Inter, ecco la regola”. Come laziale, almeno stavolta ci han visto giusto!
Ambrosini: “Napoli resiste alla grande”. Stramaccioni: “Conte in crisi, senza Lukaku è spacciato”.
Svilar della Roma sfida il Napoli per lo Scudetto? Da un laziale, una risposta schietta: fatevi una risata!
Allegri: “Roma è un mortorio, il Milan si esalta nei casini e vince facile. Che favola!”
Non serve drammatizzare né idolatrare: è una decisione personale che interrompe qualsiasi narrativa facile sul trasferimento. Chi pensa che tutto si compra con un assegno dovrebbe ricredersi; a volte si preferisce restare coerenti con sé stessi o con ciò che si ha intorno.
Rimane l’effetto mediatico dell’ennesimo “no” che rimescola le carte e alimenta il dibattito. Per ora resta questo: una presa di posizione netta, che conferma come il mercato non sia solo numeri ma anche scelte — e a volte anche orgoglio.

