Il noto giornalista Franco Ordine, dalle sue piattaforme social, ha rivolto parole dirette al tecnico Sergio Conceicao del Napoli, dopo la deludente sconfitta. Il suo commento si è focalizzato su diversi aspetti critici della partita, mostrando un’analisi dettagliata delle decisioni tecniche.
"Caro Conceicao poche scuse, inutile appellarsi alla vigilia di Napoli scandita dal guaio di Loftus-Cheek, dal piccolo affaticamento muscolare di Leao: non ci sono scuse. Primo errore: anche se ci fosse stato Loftus-Cheek, al posto di Fofana, sarebbe stato un errore in partenza, perché Loftus-Cheek è assente da quattro mesi." Ordine non ammette giustificazioni per la sconfitta, sottolineando che Loftus-Cheek, anche se disponibile, non sarebbe stata una scelta vincente dopo quattro mesi di assenza.
Proseguendo, Ordine critica l’approccio tattico verso Leao e Joao Felix, mettendo in dubbio alcune scelte di Conceicao. "Secondo punto: vuoi capire che Leao è questo ed è una risorsa, una delle poche? Quando è entrato lui su quella fascia, con Theo, dove prima imperversavano Di Lorenzo e Politano, c’è stato solo e soltanto il Milan in attacco. Altra valutazione: si può far giocare uno come Joao Felix, tra l’altro in un ruolo inedito che non è il suo? Complichi la vita a quel ragazzo, è obiettivamente un pesce fuor d’acqua, non è in grado di giocare a livelli molto alti nel calcio italiano. Te ne vuoi convincere o no?" Il giornalista enfatizza l’importanza di Leao in attacco e critica la decisione di schierare Joao Felix in un ruolo non suo, suggerendo che tali scelte abbiano complicato ulteriormente la partita.
Infine, Ordine esprime la sua frustrazione per gli errori difensivi ricorrenti e la gestione dei rigori. "Ultima soluzione: il Milan nel primo tempo commette l’errore di sempre, partenza piena di disattenzioni e posizionamento sbagliato della difesa. Visto che continui a ripetere che vi allenate, possibile che tutte le volte si ripete lo stesso errore? Due sono le cose: o la classe è una classe di ciucci o è il maestro che non riesce a farsi capire. Io protendo per la seconda. Capitolo rigori: facciamo una cosa, tiriamo testa o croce e chi esce tira il rigore…" Qui, Ordine mette in luce il problema dei posizionamenti difensivi e ironizza sulla gestione dei rigori, suggerendo che il problema possa risiedere nella capacità comunicativa dell’allenatore.
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