Conte: Dal duello col City, un Napoli più tosto e senza peli sulla lingua
NapoliVsCity #ChampionsLeague Neanche un’espulsione al 20′ ferma il Napoli: Conte ci va giù pesante, elogiando la grinta della squadra contro i “milionari” del City. Da sconfitta a lezione di football, senza troppi giri di parole.
La conferenza stampa di Antonio Conte dopo la partita contro il Manchester City ha rivelato un allenatore che non le manda a dire. Nonostante la sconfitta, Conte ha evidenziato come il Napoli ne sia uscito rafforzato. “Per quello che io ho visto sia nei primi 20′ ma anche nel resto della partita ne usciamo più forti, ne usciamo fortificati. Il piano-gara l’avete visto tutti nei primi 20′. Siamo venuti qui per giocarci la partita, abbiamo accettato il duello. La sensazione che avevo è che quando eravamo in possesso potevamo far male al Manchester City. La cosa strana è che l’anno scorso non abbiamo neanche subito un’espulsione, mentre stasera in Champions contro una grandissima squadra l’abbiamo subita dopo 20′ e la partita è cambiata totalmente. Mi prendo l’aspetto positivo di quei 70-80′ in cui abbiamo giocato in dieci contro undici con grande abnegazione, grande voglia di non arrendersi al destino. Abbiamo preso gol andando a pressare alti, se vede, su un fallo laterale nella loro metà campo. Bisogna capire determinati momenti, capire che la partita era cambiata. La sensazione che avevo in campo è di ragazzi che sapevano cosa volevano ed erano venuti con grande voglia di affrontare il Manchester City e misurarci. Né noi né loro possiamo uscire da questa partita con dei giudizi. Sarebbe cambiata totalmente anche se l’espulsione fosse stata dalla parte del Manchester City”.
Sull’arbitraggio, Conte ha preferito non approfondire, ammettendo di non aver rivisto l’azione. “Non ho rivisto l’azione dell’espulsione e neanche prima, quindi non voglio soffermarmi su determinati episodi che sicuramente hanno condizionato la gara”. È un modo diretto per scrollarsi di dosso le polemiche, senza fingere che tutto sia rose e fiori.
Dal match, Conte porta a casa sensazioni positive, nonostante la rabbia per la precedente partita contro la Fiorentina. “Sapete che contro la Fiorentina mi sono arrabbato coi ragazzi perché avevamo mollato negli ultimi dieci minuti, oggi il feeling che mi porto è quello di una squadra che era venuta qui con grande maturità e voglia di giocarsi la partita. Il piano si è visto. Con la palla potevamo fargli molto male, questa è la sensazione che ho avuto. Ci sta che perdi col Manchester City, stiamo parlando di una squadra attrezzata per vincere questa competizione. L’importante è che facciamo tesoro. Mi porto dietro sensazioni positivi. I ragazzi erano venuti senza timore reverenziale, a giocarsi la partita, e li ho visti sul pezzo. Dispiace perché sono giudicabili solo quei primi 20′. Non dimentichiamo che non vogliamo fare brutte figure e stasera c’erano tutte le condizioni per fare una brutta figura. Una cosa è andare a casa con un 2-0 e una cosa è prendere 5-6 gol, anche da questo punto di vista ho visto i ragazzi molto applicati. Non meritavamo un’onta”.
Parlando della Champions League, l’allenatore ha sottolineato l’importanza di onorare ogni match. “Dobbiamo goderci questo viaggio in Champions League, ogni partita bisogna tenere alto l’onore del Napoli e dei napoletani, questa deve essere la base. L’anno scorso tra le prime otto non sono finiti gli squadroni. Detto questo, sappiamo che ci sono altre 7 partite e noi siamo armati, abbiamo il coltello tra i denti e vogliamo ottenere il massimo da ogni partita. Vogliamo rendere orgogliosi noi stessi e tutta Napoli”. È un richiamo schietto, senza troppi fronzoli, a non sottovalutare il cammino.
Sulla sostituzione, Conte ha espresso dispiacere per le scelte obbligate. “A me è dispiaciuto. Da quando sono allenatore del Napoli abbiamo subito una sola espulsione. Stasera, in un match inaugurale di Champions, in casa del Manchester City, con De Bruyne che torna a casa, invece sì. A volte il destino è questo. Mi è dispiaciuto toglierlo per noi, per l’apporto che dà alla squadra. E poi lui è tornato in un ambiente in cui è stato dieci anni. Dispiace, ma non avevo nessun’altra opzione. Il ragazzo l’ha capito perché è un ragazzo serio, a posto. A volte il destino ti presenta delle situazioni impensibili. Avevo pensato a tutt’altro, mai a cambiare assetto, far entrare un terzino per De Bruyne, spostare Spinazzola a destra per trovare un equilibrio”.
Per il cambio di Politano, le motivazioni sono state tattiche e pragmatiche. “Dopo l’espulsione di Di Lorenzo abbiamo modificato l’assetto tattico passando al 5-3-1. Matteo non è un quinto di ruolo, può adattarsi in certi momenti della partita ma rischiavamo troppo. Mi è sembrata una scelta logica inserire Spinazzola come esterno a tutta fascia e aggiungere un centrale come Juan Jesus. Se Politano deve fare il quinto in fase difensiva preferisco non utilizzarlo lì. Può abbassarsi in diagonale e interpretarlo in alcuni frangenti, ma di base non lo è e non avrebbe avuto energie sufficienti per ripartire”.
Nel complesso, Conte descrive un momento di crescita per lo spogliatoio, con un mix di realismo e ottimismo. “Siamo soltanto all’inizio del percorso stagionale, quindi tutto rientra nella normalità: perdere col City ci può stare, altrimenti non avremmo la giusta misura del livello. Mi porto a casa l’atteggiamento, la mentalità e la voglia dei ragazzi, che hanno dimostrato di credere nei propri mezzi. Siamo consapevoli di non essere i più forti ma abbiamo fame di toglierci soddisfazioni. Guardiamo il lato positivo: sono gare in cui, con un uomo in meno dopo venti minuti, potevi anche rischiare di prendere una batosta storica. Invece siamo riusciti a reggere, e questo mi lascia sensazioni positive, anche se magari le ho percepite solo io”. Il Napoli, nonostante le difficoltà, mostra una tenacia che potrebbe fare la differenza in questa Champions.