Nel mondo del calcio, le parole delle leggende di questo sport sono sempre attese con grande interesse. Questa volta, è il mitico Dino Zoff a parlare ai microfoni di Radio Goal, durante una diretta su Kiss Kiss Napoli. Con lo sguardo rivolto alla stagione in corso, Zoff ha elogiato il Napoli: “Il Napoli merita la posizione che occupa, ci sono buone speranze per arrivare lontano. Però bisogna restare coi piedi per terra perché il cammino è lungo”. Parole che rispecchiano non solo la soddisfazione per il lavoro della squadra partenopea, ma anche un consiglio di cautela mentre il campionato prosegue.
Napoli-Juventus: Un Match da Tenere d’Occhio
Quando si guarda al futuro, uno degli incontri più attesi è sicuramente Napoli-Juventus. Zoff non è restato indifferente all’imminente sfida, riconoscendo il pericolo rappresentato dalla Vecchia Signora: “La Juventus comincia a diventare pericolosa, ha pareggiato tantissimo, ma è in ripresa e sarà uno scontro importantissimo.” Un incontro che promette scintille e che terrà i tifosi con il fiato sospeso, in attesa di vedere come si evolverà la contesa tra queste due potenze del calcio italiano.
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Riflessioni su Trapattoni, Conte e il Passato
Zoff ha anche colto l’occasione per confrontare due figure storiche del calcio italiano, Trapattoni e Conte, evidenziando le loro differenze: “Trapattoni e Conte sono diversi caratterialmente, Conte è più duro rispetto al Trap. Qualche similitudine c’è in effetti.” Ha poi ricordato i tempi in cui Conte era suo allievo agli Europei del 2000: “Era una mezz’ala straordinaria. Era completo come centrocampista, faceva bene tutto. Poi aveva una personalità enorme e sono contento per ciò che sta facendo.”
Euro 2000: Momenti Indimenticabili
Il discorso si è poi spostato sui ricordi di una carriera indimenticabile, con Zoff che ha condiviso le sue emozioni riguardo alla finale degli Europei del 2000: “C’è stato il destino che ci aiutato con la bravura di Toldo con l’Olanda.” Il ricordo di quei momenti è ancora vivido: “Quando il quarto uomo in finale diede 4 minuti di recupero io mi rivolsi all’arbitro di campo e gli dissi ‘fai tre minuti’, lui mi rispose ‘no, il quarto uomo mi ha detto quattro’. Ferrara non in campo? Non lo feci entrare e non ci ho mai più ripensato.” Parole che racchiudono la drammaticità e l’intensità di quei minuti finali, che Zoff ha vissuto in prima persona.