Napoli schiaccia Empoli e Conte non le manda a dire: dopo la vittoria, il mister ha sparato bordate sui giudizi affrettati e lodato il gruppo, con Lukaku e McTominay a rubare la scena. Ma attenzione, i risultati cambiano tutto, e lui lo sa bene. Che partita, che spavalderia! #SerieA #AntonioConte #CalcioVero
Dopo la roboante vittoria contro l’Empoli, Antonio Conte si è presentato in conferenza stampa con il solito piglio da duro, senza peli sulla lingua. Il tecnico ha spazzato via i dubbi con una prestazione che, a suo dire, ha zittito i criticoni. In un mondo dove i risultati contano più di una birra fredda dopo il match, Conte ha ribadito che non si fa condizionare dalle chiacchiere.
“Penso che spesso il risultato crea delle situazioni particolari. Prima non si vedeva l’ora che si tornasse al 4-3-3, dopo Bologna e la prestazione di Neres si voleva tornare indietro. Capisco che il risultato condiziona i giudizi, ma io non devo essere condizionato perché vedo i ragazzi come lavorano ogni giorno. Non c’erano problemi di primo o secondo tempo, spesso vai in vantaggio e incosciamente vai in protezione. Ho detto ai ragazzi che non deve succedere. Alla fine del primo tempo gli ho detto che eravamo 0-0 e dovevamo vincere la partita per sgombrare qualsiasi perplessità. Sono molto contento perchè la prestazione è stata di altissimo livello contro una squadra molto organizzata, che faccio fatica a vedere che lotti per non retrocedere”.
(Ah, Conte che se la ride dei flip-flopper del calcio: un giorno gridano al miracolo del 4-3-3, il giorno dopo lo vogliono cambiare. Lui, però, è troppo furbo per cascarci – un vero maestro nel non farsi infinocchiare dai risultati.)
Parlando della squadra, Conte ha dato credito a tutti, dal primo all’ultimo entrato, etichettando la vittoria come un affare di gruppo. Con Lukaku e McTominay in evidenza, ha ammesso che stanno finalmente vedendo i frutti del sudore, e ha pure lanciato frecciatine su chi deve ancora farsi valere nelle partite che contano.
“Secondo nel sendo di Mazzocchi, Juan Jeusu, Billing e di chi è entrato dopo e non ha fatto rimpiangere i titolari. Penso sia la vittoria di tutto il gruppo. Non finirò mai di ringraziare i ragazzzi, penso che era iniziano a vedere i frutti. Anche Rafa Marin ha rispsosto presente, questa è una vittoria di tutto il gruppo che lavora tanto. Poi nella parte finale di campionato mi aspetto che i giocatori di più spessore spostino gli equilibri. Avevo chiamato i gol di Scott, e oggi mi ha dato una buona risposta. Mancano sei partite e stiamo facendo qualcosa di impensabili. Teniamo il campionato aperto e solo per questo ci dovete ringraziare”.
(Ecco il Conte motivatore: ringrazia tutti, ma con un tocco di sarcasmo, come se dicesse “bravi, ma non montatevi la testa, che i veri duri devono ancora entrare in scena”. Un po’ da spaccone, ma funziona.)
Sulle condizioni dei giocatori, Conte è stato diretto, senza troppi giri di parole. Ha aggiornato sui problemi muscolari e lodato chi si è fatto le ossa in allenamento, dipingendo una rosa che sta maturando alla grande.
“Juan non era molto positivo, mi ha detto che sentiva un po’ a livello muscolare, Buongiorno domani si allena e vedremo le risposte che avrà. Rafa ha lavorato tanto in questi mesi, dovesse essere non ci sono problemi a farlo giocare. Ha mangiato tanta erba. Penso che questa è una rosa che è cresciuta tanto”.
(Conte non si fa illusioni: se uno ha un problemino muscolare, pazienza, ma elogia Rafa come un veterano che ha “mangiato erba” – un modo un po’ rozzo per dire che ha sudato sul campo, senza troppi complimenti.)
In sintesi, Conte ha chiuso la conferenza con la sicurezza di chi sa che il campionato è ancora aperto, e con sei partite da giocare, il Napoli è pronto a sorprendere. Un’uscita che lascia i tifosi con il fiato sospeso e i rivali un po’ innervositi.