Napoli in fuga: Quattro vittorie e +2 sulla Juve, Conte gioca d’astuzia
Beh, chi l’avrebbe detto? Il Napoli sta scappando via con un poker di successi e un rassicurante +2 sulla Juve dopo sole quattro partite, dimostrando che a volte bastano un po’ di cambi intelligenti e una panchina non proprio stellata per fare la differenza. Niente di eroico, intendiamoci, ma in un campionato dove tutti si aspettano miracoli, ecco che i partenopei tengono botta con un misto di fortuna e furbizia.
Certo, Conte se la cava alla grande con le sue mosse, sfruttando alternative e la profondità della rosa per vincere le partite. Pensateci: segna Gilmour, che magari non è il nome che fa impazzire i tifosi; segna Lucca, il tipo che deve ancora imparare a stare in piedi; e pure Spinazzola, che all’inizio dell’anno qualcuno voleva spedire altrove, va in gol. È come se Conte dicesse: “Ecco, prendete questa, non serve un esercito di fenomeni”. In estate, si era tanto parlato del mercato non solo per nuovi starter, ma soprattutto per avere alternative decenti, visto che con tutti questi impegni, bisogna affidarsi a chiunque respiri.
L’allenatore del Napoli a tal proposito ieri ha detto: “Sento parlare tanto di grande mercato ma il nostro non é stato così, abbiamo messo tanti giocatori, molti devono crescere ancora tanto ma non c’è molto tempo a sufficienza, Lucca sta lavorando tanto e bisogna predicare calma”. Queste parole hanno lasciato qualcuno a bocca aperta, ma servono a smorzare l’entusiasmo in un momento in cui tutti vedono il Napoli come favorito, anche se le ultime vittorie arrivano sudando fino all’ultimo minuto.
“Va detto che sono nove i nuovi, vale a dire mezza squadra. Siccome dobbiamo fare un’annata con quattro competizioni significa che c’è da giocare, tenere botta, fare esperienza durante le partite e non solo in allenamento. Perciò dico che il secondo anno è il più complesso”, ha aggiunto. Insomma, Conte frena sull’idea di un super mercato e ricorda che non tutto è rose e fiori, soprattutto con una squadra che deve rodarsi in fretta tra infortuni potenziali e partite infinite. È un segnale chiaro: per vincere, serve pazienza, anche se i risultati stanno già arrivando.