Il Napoli contro il Pisa: occasione d’oro per non piangersi addosso dopo la figuraccia inglese
Il Napoli ha la chance di scrollarsi di dosso la sconfitta imbarazzante di Manchester e ripartire alla grande. Con lo stadio Maradona pronto a riempirsi fino all’inverosimile, la squadra di Antonio Conte affronta il Pisa con l’obiettivo di incassare la quarta vittoria consecutiva, mantenendo il passo perfetto prima dello scontro col Milan. Un blitz vincente contro la truppa di Gilardino non solo spazzerebbe via le brutte vibrazioni, ma lancerebbe i partenopei in testa alla classifica da soli, sfruttando il pareggio inaspettato della Juventus a Verona. Le motivazioni per il gruppo di Conte sono al massimo, anche se il mister salterà la conferenza stampa oggi, e pure nelle prossime settimane con gli impegni in Champions – una scelta che fa storcere il naso, ma tant’è.
Per la gara col Pisa, Conte pensa a qualche cambio senza esagerare: niente rivoluzioni folli, solo rotazioni intelligenti. Tra i pali rientra Alex Meret, che dopo due panchine – una per affaticamento a Firenze e l’altra per scelta tecnica a Manchester – si riprende il posto in questa alternanza costante. In difesa, Olivera scalpita a sinistra al posto di Spinazzola, e non è escluso un altro scambio con Juan Jesus che potrebbe insidiare Buongiorno, considerando il suo recente recupero da infortunio.
I veri grattacapi per Conte sono a centrocampo e in attacco: chi si becca il posto fuori dal cosiddetto Fab Four? Non De Bruyne, ovvio, e forse nemmeno Lobotka o Anguissa, che sono stati risparmiati un po’ nel finale a Manchester. L’indiziato principale è McTominay, lasciando spazio a David Neres se Conte decide di schierare due esterni offensivi contro la difesa tosta del Pisa. Davanti, Hojlund resta il favorito su Lucca, che sembra destinato a entrare solo a partita in corso, anche se si parla di un possibile switch al 4-3-3.
In sintesi, il Napoli deve approfittare di questa opportunità per mostrare grinta e non fare la figura dei perdenti cronici. Con Conte al timone, l’obiettivo è chiaro: vincere e zittire i critici, puntando dritto in cima.