Conte si prepara alla sfida epica contro il City in Champions! L’allenatore del Napoli è carico per l’esordio in Europa con la squadra. #ChampionsLeague #Napoli #FootballFever
Antonio Conte, alla vigilia della partita contro il Manchester City, ha parlato con Sky Sport, mostrando un misto di eccitazione e realismo. Non è tipo da nascondere le carte: sa che affrontano una macchina da guerra, ma vuole usarla come banco di prova.
“È sempre una bella emozione, è la competizione europea più importante e ti fa tornare in stadi fantastici come questo. Ci ho già giocato, sia con il Chelsea che con il Tottenham, ma a livello europeo è la prima volta”.
Quando gli chiedono se è un test importante, Conte non si tira indietro. Dice chiaro e tondo che sarà dura, contro una squadra che ha spazzato via tutto negli ultimi anni, ma insiste sull’umiltà e sul progetto in crescita del Napoli.
“Sicuramente sarà una partita difficile, veniamo a giocare in casa del City, che ha vinto tutto quello che c’era da vincere negli ultimi anni. Stiamo parlando di un top club con un top allenatore. Veniamo qua con grande umiltà con la voglia di capire non a che punto siamo, perché stiamo lavorando a un progetto partito l’anno scorso, questo è il secondo anno e ci sarà il terzo l’anno prossimo, ma se stiamo crescendo. Anno scorso non avevamo qualcosa per misurarci in Europa, ora sì, partiamo da una montagna difficilissima da scalare, ma vogliamo anche imparare da maestri come loro”.
Sul fronte tattico, Conte ammette di star evolvendo il suo gioco, lasciando da parte le vecchie abitudini per adattarsi. Non è un purista: vuole far giocare i migliori, senza sacrificare nessuno per schemi rigidi, e guarda al futuro con un po’ di ironia su quanto il Napoli debba ancora scalare.
“La soddisfazione maggiore è comunque che a Napoli sto cercando di ampliare le conoscenze calcistiche. Noi dobbiamo cercare di far giocare sempre i giocatori che pensiamo siano i migliori, non sacrificare qualcuno per via dei moduli. Questo step ho iniziato a farlo l’anno scorso, prima ero molto fermo sul 3-5-2, 3-4-3. Con De Bruyne abbiamo cercato di trovare una formula giusta per far giocare i più bravi. La stagione è lunga, c’è la possibilità di alternare. In questo calcio la fase difensiva si fa in maniera diversa e in quella offensiva cambi, questa è l’evoluzione. Possiamo fare anche il 4-3-3, ci sono Lang, Neres, Elmas… Quest’ultimo può fare anche l’interno di centrocampo, non solo l’esterno. C’è voglia di fare da parte mia e dei giocatori. Anno scorso abbiamo dovuto cambiare per necessità e ho avuto sempre grandi risposte. Chiedo di continuare a essere coraggiosi e capire il gap che c’è di distanza tra noi e una corazzata come loro”.
In sintesi, Conte sa che il gap è enorme, ma con questa mentalità da combattenti, il Napoli potrebbe sorprendere – o almeno imparare a non farsi schiacciare troppo in fretta. È il calcio, dopotutto: pieno di montagne da scalare e lezioni da maestri che non perdonano.