Conte non si ferma: Vittoria sudata contro il Pisa e riflessioni sincere sul Napoli
Chi l’avrebbe detto che il Napoli di Conte deve faticare pure contro una squadra di Serie B? Quattro vittorie di fila mettono fieno in cascina, ma il mister non le manda a dire: “Iniziamo a dire che non è mai facile vincere, oggi abbiamo giocato contro una squadra da cui avevo messo in guardia tutti i calciatori. Dalle statistiche fisiche il Pisa è primo in tutto, significa che hanno giocatori molto forti fisicamente. Non era semplice. Nel momento in cui fai la partita e lasci campo, diventa difficile una volta che la palla passa sugli attaccanti. Nel primo tempo abbiamo faticato anche a fare le diagonali con i centrocampisti. Intanto c’è soddisfazione per le quattro vittorie, abbiamo messo fieno in cascina”.
E su quel momento con Lucca, il mister è stato laconico: non ci sono state parole da bestseller, solo un abbraccio per un ragazzo che si sbatte. “Niente. L’ho abbracciato perché è un ragazzo che sta lavorando tanto, così come gli altri. Quando predico calma e prudenza non è perché voglio mettere le mani avanti, ma perché non abbiamo una rosa rodata. L’abbiamo riempita con tanti calciatori che arrivano da realtà diverse. Arrivano e hanno lo Scudetto sulla maglia, che pesa, hanno delle aspettative importanti. Per il resto, ripeto, i rodaggi li dobbiamo fare in Champions e in Coppa Italia, sapendo che ci sono ragazzi che ancora devono crescere. Però non c’è tempo, e il rodaggio lo devi fare giocando. Noi abbiamo messo tanti calciatori, ma il grande mercato è un’altra cosa”.
Poi, sulla questione della concentrazione ai livelli top, Conte non si nasconde: è una sfida che si affina con l’esperienza, ma quest’anno è un casino con mezza squadra nuova. “Questa è una domanda che si aggancia a ciò che ho detto prima. Sicuramente giocando e facendo esperienza questo lo si allena. Però per noi questa stagione sarà la più complessa, perché siamo intervenuti sul mercato riempendo la rosa con nove calciatori, significa che mezza squadra la stai cambiando. Bisogna avere pazienza, aspettare, accettare l’errore. Rispetto alle squadre che hanno fatto l’Europa, loro sono rodati e noi no… ecco perché giocare ogni tre-quattro giorni porta stress fisico e mentale inevitabilmente”.
Infine, guardando alla difesa del Manchester City, Conte non ha rimpianti, ma una lezione chiara per tutti: il calcio è fatto di fasi, e non si può sempre dominare. “Ci sono varie fasi della partita, bisogna essere bravi nella fase di pressione alta, nel blocco medio e anche quando ti costringono a stare bassi. Noi prima dell’espulsione di Di Lorenzo si era visto che piano avevamo. Dopo l’espulsione è inevitabile che devi sperare di difenderti e di portare a casa la pagnotta. Vedo che un po’ tutti stanno iniziando a capire che ci sono diverse fasi della partita. Oggi vengono a prenderti tutti alto, lo stesso City non ha più il possesso che aveva prima perché le squadre vanno ad aggredirlo e non aspettano. Quindi anche ieri Guardiola a un certo punto voleva portare a casa il risultato”.
In sintesi, Conte sa che il Napoli è un cantiere aperto, ma con queste vittorie e un po’ di quella sana “pazienza” che predica, potrebbero sorprendere tutti in questa stagione imprevedibile.