giovedì, Aprile 17, 2025

Conte promuove Okafor con un 10, Scuffet fa parlare le palle quadrate, Rrahmani colpisce duro, ma Asso Mazzo resta il campione del momento

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Il Napoli dimostra il suo potenziale nel primo tempo, ma si spegne nella ripresa: il gol di Anguissa non basta a evitare il pareggio del Bologna. E mentre Okafor continua a vedere il campo come un personaggio secondario, c’è da riflettere sul mercato di gennaio che ha lasciato il segno. "Un dato che certifica il fallimentare mercato di gennaio, lo scellerato atto di superbia di cedere il miglior giocatore della Serie A, tale è Kvaratskhelia". Una decisione che sembra avere la stessa logica di un film dove svanisce il protagonista principale e si lascia al suo posto un figurante. Il risultato? La trama perde spessore, e così l’azzurro ha bisogno di ritrovare la sua identità.

La situazione in campionato è complicata. "A volte vince il migliore, a volte il più audace, a volte il più fortunato": è il gioco delle carte del campionato, e il Napoli sembra non avere né fortuna né audacia al momento. Ogni punto conta, ma il Napoli sta tingendo il suo cammino di grigio, con una media scudetto ridotta e solo due vittorie nelle ultime nove partite. La squadra naviga in acque difficili e il tempo stringe.

La schizofrenia tra il primo e il secondo tempo è evidente. “Una Biancaneve che diventa Strega Cattiva”, simile alla trasformazione di una squadra che si presenta in campo con voglia e determinazione, ma che poi crolla nel secondo tempo. L’impressione è che nei momenti decisivi, il Napoli non riesca a mantenere la lucidità. Un tema ricorrente di questo torneo come un disco rotto.

E che dire delle rimonte subite? "Se il rammarico fosse un peso sullo stomaco, questo dato avrebbe l’effetto di un ‘Puparuolo mbuttunat’ ingurgitato alle 3 di notte". Sì, le occasioni mancate continuano a tormentare i tifosi e il team. E non parliamo nemmeno dell’attacco: "Senza le sue invenzioni l’attacco del Napoli è come Chat Gpt che non sa descriverti la meraviglia di un’alba guardata in silenzio". Immaginate di avere i mezzi ma di non sapere come usarli: è esattamente così.

La gestione della gara, infine, ha sollevato qualche interrogativo. “Qualche dubbio sui cambi: tardivi e poco coerenti con ciò che diceva il campo”. L’allenatore sembra essere stato sorpreso da un Bologna che ha alzato il ritmo. E i cambi tardivi hanno contribuito a sfaldare le certezze di una squadra che dovrebbe invece mostrare carattere.

In tutto questo, il Napoli è comunque in corsa per lo scudetto. "NONOSTANTE TUTTO, il Napoli è lì a giocarsi lo scudetto, provando a ‘dare fastidio’." Resta il potenziale, nonostante le cessioni e le disavventure. L’azzurro ha dimostrato che può ancora invertire questa tendenza, ma sarà fondamentale ricompattarsi e ritrovare la magia. In questo campionato, c’è sempre spazio per un colpo di scena.

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