Corbo ci fa riflettere sulla crisi azzurra: forza Napoli, è tempo di riscossa! #Napoli #ForzaAzzurri #Repubblica
Come tifoso del Napoli fin da quando ero un ragazzino a mangiare la pizza sotto al Vesuvio, non posso fare a meno di emozionarmi – e un po’ arrabbiarmi – quando leggo l’analisi di Antonio Corbo su Repubblica. Quel giornalista ha messo il dito sulla piaga, parlando di alcuni aspetti cruciali della nostra situazione attuale, e io, con il cuore partenopeo che batte forte, non posso che dire: “Accidenti, ha colto nel segno, ma non ci fermiamo qui!”
Corbo, con la sua penna affilata, ha sviscerato i problemi che stiamo vivendo, magari toccando temi come le prestazioni altalenanti o le sfide interne che tutti noi azzurri sentiamo fin nelle ossa. Non è roba nuova per noi napoletani, che viviamo il calcio con passione pura, ma sentirlo da un esperto come lui mi fa ribollire il sangue. Pensa un po’: ha evidenziato come la squadra debba ritrovare lo spirito combattivo, quello che ci ha resi leggenda. Io, da vero supporter, dico che ha ragione al 100%, perché quante volte ho urlato allo stadio “Forza Napoli!” e visto i ragazzi non dare tutto? Eppure, questo è il bello del calcio napoletano: anche nei momenti bui, c’è sempre quel pizzico di magia partenopea che ci fa sognare.
Certo, come ogni tifoso con un po’ di orgoglio, non posso essere completamente d’accordo con tutto. Magari Corbo ha esagerato in qualche dettaglio, ma chi se ne frega? È l’opportunità per noi per reagire, per spingere i nostri eroi a dare di più. La situazione è delicata, lo sappiamo, ma Napoli non si arrende mai – noi siamo fatti di quella tenacia che viene dal golfo, dal mare e dal nostro incredibile tifo. Se Corbo ci sta avvertendo, bene: usiamolo come un grido di battaglia per tornare in forma smagliante.
In fondo, l’analisi di Corbo su Repubblica non è solo un articolo, è un richiamo per tutti noi. Come napoletano, vedo questo come un momento per unire le forze: i giocatori, la dirigenza e i tifosi. Dobbiamo trasformare queste parole in motivazione, perché il Napoli è più di una squadra – è la nostra anima. Forza azzurri, il San Paolo (o il Diego Armando Maradona, come si chiama ora) ci aspetta pieni di fuoco!

