La richiesta della Procura di Roma scuote il club partenopeo
Un nuovo capitolo si apre per il Napoli e il suo presidente, Aurelio De Laurentiis, riguardo alla vicenda delle plusvalenze. La Procura di Roma ha richiesto il rinvio a giudizio, ma va ricordato che nel 2022 il Tribunale Federale ha già “prosciolto il Napoli e De Laurentiis”. Ora si attende la mossa del procuratore federale, Giuseppe Chiné, che dovrà ricevere i documenti necessari per eventualmente riaprire il processo.
Uno sguardo al passato e alle possibili nuove azioni legali
Tre anni fa, un caso simile ha visto Chiné chiedere “11 mesi di inibizione prima dell’assoluzione del Tribunale”. Vessicchio attacca: Esposito come Casadei, gonfiato dai media italiani per l’Inter progetto segreto
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Le prossime mosse del procuratore federale
Una volta ricevuti i documenti, Chiné avrà “30 giorni” per decidere se riaprire il processo. Se così fosse, la Corte d’Appello federale avrà un ulteriore mese per “convocare l’udienza e discutere l’ammissibilità della richiesta di ‘revocazione'”, preludio a un possibile nuovo processo per il club partenopeo.
L’attesa cresce tra i tifosi e gli addetti ai lavori, mentre il Napoli cerca di mantenere la concentrazione sul campo, sperando in una risoluzione favorevole della questione legale.