Il Napoli torna a vincere con una prestazione maiuscola, ma intanto nel mondo del calcio italiano si parla anche di altre panchine che scottano. #Napoli #SerieA #Gasperini #Atalanta
Nel suo editoriale per il sito di Sportitalia, il giornalista Michele Criscitiello ha attaccato Gian Piero Gasperini, ai titoli di coda con l’Atalanta che rischia di non qualificarsi in Champions: "Percassi dovrebbe ricordare a Gasperini che ha venduto agli americani e non all’allenatore. Le quote della società non sono di Gasp. Confermarlo dopo un anno disastroso nella gestione e nella comunicazione sarebbe un clamoroso autogol. Anzi. Gasperini andava salutato con la coppa in mano." Criscitiello sottolinea come la gestione e la comunicazione di Gasperini siano state un disastro, suggerendo che il presidente Percassi dovrebbe ricordare chi comanda realmente in società. La critica è forte: confermare Gasperini sarebbe un errore madornale, e sarebbe stato meglio salutarlo quando era al top.
La premessa è sempre la stessa: “non discutiamo l’allenatore che è un grande sul campo. Anche perché se non lo fosse allenerebbe in serie D per modi e gestione del gruppo.” Qui Criscitiello riconosce le qualità tecniche di Gasperini, ma critica duramente il suo comportamento fuori dal campo, insinuando che senza le sue capacità tecniche, la sua carriera sarebbe molto diversa.
“Gasperini continua ad insultare tutti. I suoi calciatori, i giornalisti e decide chi deve fare le domande e chi no. Potremmo accettarlo dal Presidente, non certamente dal dipendente. Ma qui le colpe sono della società. Mai un intervento pubblico per prendere le distanze dal Mister, mai un provvedimento disciplinare ma sempre silenzio e polvere sotto il tappeto. Come se fosse intoccabile. Il Santino. La colpa è di Antonio che consente tutto questo.” Criscitiello accusa Gasperini di un comportamento inaccettabile, sottolineando come la società non abbia mai preso provvedimenti, lasciando che Gasperini agisse indisturbato come se fosse intoccabile.
“Facciamo lo stadio, presentiamo i film a cinema, investiamo su Zingonia e settore giovanile ma non spendiamo due lire per spiegare l’abc della comunicazione a Gasperini che, guarda caso, ha vinto solo in una città e sempre con la stessa società. All’Inter è durato quanto un gatto in tangenziale, a Genova ha fatto fare i buchi a Preziosi e a Crotone ha fatto bene in quella che si può considerare la sua dimensione medio piccola nella massima serie.” Qui Criscitiello critica l’investimento della società in vari progetti, ma non nella formazione del loro allenatore, evidenziando come i successi di Gasperini siano limitati a Bergamo. Ricorda anche le brevi e poco fortunate esperienze di Gasperini in altre squadre.
“Perché Ranieri a Roma subito precisa che non è interessato a Gasperini? Perché alla Juve pensano a tutti ma a lui no? Perché a Napoli De Laurentiis vuole Allegri se va via Conte? Un motivo ci sarà. I Presidenti si parlano e seppur tutti riconosciamo le sue qualità di campo, nessuno vuole un problema in casa tutti i giorni della settimana. Gasperini, a Bergamo, è ai titoli di coda. Ha in mano tutta la città, bassa e alta, ma anche i tifosi più innamorati stanno iniziando a capire che certi atteggiamenti non sono più tollerabili.” Criscitiello si chiede perché grandi club non considerino Gasperini, insinuando che il motivo sia il suo comportamento problematico. Conclude dicendo che anche i tifosi di Bergamo stanno iniziando a perdere la pazienza.
E così, mentre il Napoli continua a brillare, a Bergamo si spegne piano piano la luce su Gasperini, con i tifosi azzurri che possono solo sorridere vedendo le difficoltà degli avversari.