Criscitiello contro gli oriundi: “Basta con questi trucchi, l’Italia deve giocare con veri italiani!” #NazionaleItaliana #CalcioControverso #SportItalia
Nel mondo del calcio italiano, il dibattito sulla purezza della Nazionale continua a infiammare le opinioni, con il giornalista Michele Criscitiello che non usa mezzi termini per criticare la pratica di convocare giocatori basati su lontani legami familiari. Durante una trasmissione, ha espresso forte disappunto verso chi indossa la maglia azzurra solo per motivi discutibili.
“Quello che io ti contesto è che tu vai a giocare con la maglia della Nazionale italiana solo perché il tuo bisnonno era italiano. E chi se ne frega? O solo perché tua moglie aveva il nonno italiano, questo è successo con Thiago Motta. Ma questi sono semplicemente degli escamotage. Se Gattuso deve fare il bene del calcio italiano, come dice di voler fare, non deve convocare gli oriundi per prima cosa. Perché l’oriundo toglie il sogno all’italiano.”
Criscitiello non si ferma qui, sottolineando come questa abitudine possa indebolire il calcio nazionale a lungo termine, preferendo una squadra composta da veri italiani nati e cresciuti nel Paese.
“Mi dispiace. Va bene che Retegui può essere l’attaccante più forte che abbiamo, ma non è italiano! Thiago Motta non era italiano, Camoranesi non era italiano… Se dobbiamo scendere sempre a compromessi, dobbiamo sapere che saremo più deboli in futuro. È vero che fino a qualche anno fa ci mancavano gli attaccanti, ma se continuiamo a scendere a compromessi non otterremo mai nulla. Preferisco stare 2-3 anni senza la punta anziché cominciare a convocare gli oriundi. Il figlio di colore di due genitori congolesi, se è nato in Italia è italiano. Ma deve nascere in Italia seppur da genitori congolesi”.
Questo intervento di Criscitiello solleva questioni spinose sul futuro della Nazionale, ribadendo che il vero calcio italiano merita di essere preservato senza scorciatoie, per non sacrificare l’identità in nome di risultati immediati.