Il Napoli, campione d’Italia in carica, vive attualmente una situazione difficoltosa in Serie A, al nono posto in classifica. Posizione che sembra distante anni luce dalla vetta, con un divario significativo anche dal quarto posto, a cinque punti di distanza. Lo scenario, impensabile all’inizio della stagione, sta suscitando riflessioni e preoccupazioni, evidenziando un inizio da record, in senso negativo.
Chiudendo il girone d’andata con soli 28 punti, il Napoli si trova a fare i conti con una statistica poco lusinghiera. E’ infatti la squadra campione in carica che ha conquistato il minor numero di punti a metà stagione da quando la Serie A è tornata a 20 squadre nella stagione 2003-04.
Rispetto alla stagione precedente, gli azzurri hanno accumulato ben 22 punti in meno. Nel 2022-23, a metà torneo, il Napoli guidato da Spalletti aveva raggiunto quota 50 punti, dimostrando quanto l’attuale stagione sia caratterizzata da prestazioni al di sotto delle aspettative.
L’inizio choc del Napoli: dal ritorno in A peggio solo due volte
Dal ritorno del Napoli in Serie A nella stagione 2007/08, si tratta di uno dei peggiori avvii della storia recente del club partenopeo. In passato, ciò era accaduto solo in due occasioni: nel 2019/20 con la guida di Ancelotti e Gattuso (24 punti) e nel 2007/08 con Edy Reja in panchina (23 punti).
L’attacco azzurro, che aveva segnato 46 gol nella scorsa stagione, si è fermato a soli 28 gol quest’anno. Inoltre, la difesa ha incassato dieci gol in più rispetto alla stagione precedente, passando da 14 a 24 gol subiti. Le vittorie sono scese a otto, rispetto alle 16 della stagione dello scudetto.
Un altro aspetto preoccupante è la carenza di gol: il Napoli non riesce a trovare la via della rete da ben quattro partite consecutive, sia in Serie A che in Coppa Italia. Questa sequenza negativa sta sollevando interrogativi sulla forma attuale della squadra e sulle possibili soluzioni da adottare per invertire questa tendenza negativa.