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Cruciani: “Guida? Succede solo a Napoli, gli arbitri milanesi e romani non hanno mai chiesto cose del genere”

#Napoli #SerieA #CalcioNapoli Giuseppe Cruciani ha commentato le parole dell’arbitro Guida che ha deciso di non arbitrare partite del Napoli insieme al collega Maresca. I tifosi azzurri non ci stanno e la tensione sale alle stelle.


Giuseppe Cruciani ha commentato le parole dell’arbitro Guida che ha deciso di non arbitrare partite del Napoli insieme al collega Maresca. "Non arbitro più il Napoli né il Napoli con Maresca". Ecco la frase che ha scosso il mondo del calcio napoletano.

Commento: La decisione di Guida di non voler più arbitrare il Napoli, specialmente con Maresca, ha lasciato di stucco i tifosi azzurri. Questo gesto sembra quasi una resa davanti alle pressioni o alle critiche, e per i supporters partenopei è un segnale di debolezza che non fa altro che aumentare la diffidenza verso gli arbitri.


L’opinione di Cruciani, noto per le sue dichiarazioni spesso al limite, ha aggiunto benzina sul fuoco. "Non arbitro più il Napoli né il Napoli con Maresca". Cruciani, con il suo solito stile caustico, ha sottolineato come questa scelta sia un’ammissione di incapacità a gestire la pressione.

Commento: Cruciani, con la sua solita mancanza di tatto, ha messo in luce come la decisione di Guida sia una sorta di resa. Per i tifosi del Napoli, questo è un affronto che non può passare inosservato, specialmente in un contesto dove già si sospetta di favoritismi e ingiustizie arbitrali.


La reazione dei tifosi del Napoli è stata immediata e veemente. La frase di Guida è diventata il simbolo di un calcio che, secondo loro, non riesce a essere giusto e imparziale. La tensione tra i supporters napoletani e il mondo arbitrale è ora più alta che mai.


Napoli è in fermento. I tifosi azzurri, sempre appassionati e pronti a difendere i loro colori, non accettano questa situazione di apparente debolezza da parte di chi dovrebbe garantire equità sul campo. La frase di Guida rimane come una macchia indelebile su un sistema che i napoletani sentono sempre più distante da loro.

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