In Arabia per 50 milioni netti? Il calcio sta impazzendo tra sceicchi folli, Pallone d’Oro rubati e no-show in nazionale #CalcioCheFaRabbia #MercatoImpazzito #DonnarummaMVP
Il mondo del calcio vive tempi turbolenti, e a infiammare la polemica ci pensa Giuseppe Cruciani con parole che non mandano certo a dire. Sull’addio dell’allenatore dell’Inter diretto verso l’Arabia Saudita per una montagna di soldi ha commentato senza mezzi termini: "Inzaghi che va in Arabia per 50 mln di euro netti crea una distorsione incredibile e i signori che governano il calcio mondiale dovrebbero fare qualcosa".
La follia dei petrodollari non si ferma qui. Cruciani ha proseguito con una denuncia che suona più come un grido di disperazione per il calcio italiano, ma non solo: "Questi sceicchi stanno distruggendo il mercato internazionale, dovrebbe essere proibito dal calcio mondiale che vengano spesi così tanto soldi per allenatori e calciatori." Boom, una bomba anche sull’ultimo Pallone d’Oro, dove secondo lui la giuria avrebbe toppato alla grande: "Sul Pallone d’Oro? Donnarumma meriterebbe il pallone d’oro, più del giocatore del PSG, Dembelè. E poi ho apprezzato che subito dopo la premiazione della Champions ha parlato della Nazionale italiana."
Il discorso poi si è spostato su un altro tema scottante: la querelle in Nazionale con Acerbi, che ha rifiutato la convocazione. Qui Cruciani non ha fatto sconti, entrando nella questione senza filtri: "Un atteggiamento in antitesi con Acerbi che ha rifiutato la convocazione per screzi con il commissario tecnico. Trovo insopportabile questa cosa. Io lo rispetto, l’ho difeso quando c’è stata la questione razzismo e quando i laziali lo attaccavano, ma ha dimostrato di fottersene dell’Italia. Se ti chiama la Nazionale metti da parte tutto e accetti la convocazione."
Tra soldi che infiammano il mercato e giocatori che fanno i difficili con la maglia azzurra, il calcio italiano sembra travolto da una crisi d’identità e valori, mentre gli sceicchi continuano a far girare la roulette dei milioni senza freni.