Quando la napoletanità incontra il calcio: il Napoli tra amore viscerale e qualche critica spietata #CalcioNapoli #AreaFritta #PassioniScatenate
Nel corso dell’ultima puntata di Area Fritta, Giuseppe Cruciani ha sparato a zero sul Napoli, smettendo per un attimo i panni del tipico tifoso e tirando fuori qualche verità scomoda. Secondo lui, "il Napoli è una squadra che fa impazzire i suoi tifosi, ma non sempre per motivi positivi," una doppia faccia che sa tanto di amore-odio.
Non ha avuto peli sulla lingua quando ha parlato della gestione e delle aspettative dei partenopei: "si pretende quasi sempre troppo da questa squadra, come se fosse una macchina da guerra pronta a demolire ogni avversario." Insomma, la pressione su queste maglie azzurre è un fardello che spesso spezza le gambe anche ai giocatori più talentuosi.
Cruciani ha voluto poi sottolineare un altro aspetto cruciale: “l’ambiente napoletano è il più passionale e meno razionale d’Italia, dove la tifoseria può diventare una vera bestia feroce.” Una dedica più che un’accusa, che riassume bene quel mix tra passione sfrenata e una capacità di perdonare che fa della tifoseria partenopea una delle più difficili da gestire.
Il giornalista ha infine chiosato con un’amara constatazione: “il Napoli è però anche simbolo di potenzialità inespresse e qualche volta di delusioni cocenti, ma questo fa parte del gioco, specie se sei una squadra che lotta sempre per il vertice senza però arrivarci sempre.” Una foto nitida di una squadra sull’orlo del successo, amata e criticata con la stessa intensità.